I 5 migliori regali eco-friendly e sostenibili per San Valentino!

“Manca meno di una settimana a San Valentino! E ora? cosa faccio? Cosa regalo?”

Onde evitare il panico generalizzato da “regalo per la festa degli innamorati” vi diamo qualche piccolo aiutino per orientarvi nella scelta, ovviamente tutto in stile ecofriendly!

 

PER LEI

1. PRODOTTI PER IL CORPO CRUELTY FREE
A lei, che adotterebbe tutti cani del canile, che è vegetariana e sceglie solo prodotti a km 0 di cui sa tracciare perfettamente la provenienza, non puoi regalare un prodotto che non rispetti l’ambiente o sia testato sugli animali! Quindi scegli attentamente: eviterai una crisi diplomatica!

Cruelty free - Biorfarm

Potrai sfiziarti tra creme viso e corpo con tensioattivi vegetali, profumi naturali, bagnoschiuma per le pelli più delicate che giammai verranno testati sugli animali.

Sul mercato si trovano diversi prodotti di questo genere: li potrai riconoscere facilmente attraverso i bollini presenti sulla confezione ma se vuoi una mano in più consulta la lista delle aziende cruelty free sul sito della LAV .

lampada - Biorfarm

 

 

2. OGGETTI DI DESIGN REALIZZATI CON MATERIALI DI RICICLO

La sostenibilità nei processi produttivi attraverso l’utilizzo di materiali riciclati ed ecologici sta diventando sempre più impellente in ogni settore. Anche il mondo del design si è adattato a questa necessità creando qualsiasi tipo di oggetto con qualsiasi tipo di materiale.
Hai mai pensato di regalare una lampada da comodino interamente realizzata in cartone? Lo sapevi che possono essere realizzati anche tavolini, librerie, specchi e perfino sedie in cartone riciclato? Sono oggetti semplici ma estremamente belli da ricevere, soprattutto per le dolci metà che amano il mondo del riciclaggio!

 

PER LUI

3. VESTITI VEGAN!

Esistono validi sostituti della pelle animale per i tuoi vestiti! On line e off-line hai una vasta scelta di prodotti di abbigliamento  che vengono realizzati interamente con materiali naturali, senza l’utilizzo di pelle, pelliccia o cuoio. Puoi, così, regalare al tuo amato cinture realizzate con copertoni di bicicletteborse fatte con cinture di sicurezza , portafogli interamente costruiti in gomma o carta !
A te la scelta!

4. AMPLIFICATORE PER SMARTPHONE IN LEGNO DI FAGGIO

amplificatore_BiorfarmUn ottimo compromesso per lui che ama la natura e la tecnologia! Sfruttando la naturale risonanza del legno, amplifica il volume delle casse del telefono.

Il legno massello di faggio, con il quale è realizzato, è certificato FSC, ovvero proviene da foreste gestite in maniera corretta e responsabile, secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici imposti dall’organizzazione internazionale non governativa. Inoltre è un prodotto che ha un impatto 0 sull’ambiente: non ha bisogno di batterie né di corrente elettrica. Non sarà come un impianto stereo ma lo può sostituire egregiamente ad un costo contenuto!

 

 

PER VOI

5. UN WEEKEND ROMANTICO

Non avete mai un momento per voi, presi come siete da mille impegni lavorativi? L’unica cosa che sognate è un weekend romantico all’insegna della natura e del buon cibo? Magnifico! Qui troverete una lista di tutti gli agriturismi d’Italia che hanno scelto di realizzare la loro attività nel totale rispetto della natura. Vi faranno gustare prelibatezze di tutti i tipi, per colazione pranzo e cena, chiaramente tutto biologico!

Se questi 5 in alto, non dovrebbero bastare, abbiamo preparato un’altra mini lista per te:

  1. Cesto regalo prodotti alimentari sostenibili:

    Che siano Biologici, che derivino dal commercio solidale o ancor meglio che siano acquistati da un produttore locale, a noi il cibo piacerebbe! Assicurati che gli imballaggi siano ecologici e riciclabili.

  2. Kit di giardinaggio indoor:

    Un kit per coltivare erbe aromatiche o piccoli ortaggi all’interno della casa. È un regalo sostenibile che può portare gioia e freschezza all’ambiente domestico. Esistono oggi semplici kit grazie ai quali è possibile coltivare senza alcun stress. Basterà collegare il kit alla corrente et voilà il gioco è fatto.

  3. Abbonamento a prodotti sostenibili:

    Iscrivi la persona cara a un servizio di consegna mensile di prodotti ecologici come detergenti, spazzolini di bambù, rasoi riciclabili o prodotti per la cura della pelle naturali.

  4. Esperienza culinaria biologica:

    Prenota una cena in un ristorante biologico o vegano. Puoi anche organizzare una serata cucinando insieme a casa con ingredienti biologici.

  5. Oggetti d’arte riciclati:

    Acquista opere d’arte fatte con materiali riciclati o upcycled. Potrebbe essere una scultura, un quadro o un oggetto d’arredo creato con una visione eco-friendly.

  6. Abbigliamento sostenibile:

    Scegli capi di abbigliamento realizzati con materiali sostenibili come cotone biologico, canapa o tessuti riciclati. Puoi trovare brand che producono abiti alla moda e rispettosi dell’ambiente.

  7. Escursione ecologica:

    Organizza una giornata all’aperto, magari un’escursione in un parco nazionale o una riserva naturale. Porta con te una piccola cesta con cibo biologico per un picnic romantico.

  8. Gioielli riciclati:

    Acquista gioielli realizzati con materiali riciclati o provenienti da fonti sostenibili. Molte aziende ora offrono opzioni di gioielli eco-friendly, come ad esempio quelli realizzati con oro riciclato.

  9. Buono per esperienze:

    Regala un buono per un’esperienza come un corso di cucina biologica, una lezione di yoga all’aperto o un weekend in un agriturismo sostenibile.

  10. Carta di San Valentino piantabile:

    Scegli una carta di San Valentino realizzata con carta piantabile. Dopo averla letta, la persona può piantarla e vedere crescere fiori o erbe.

Ricorda che il pensiero dietro al regalo conta molto. Optare per regali eco-friendly è un modo per dimostrare amore e attenzione sia alla persona cara che all’ambiente.

 

 P.s. Se siete la coppia perfetta che ama la natura più di ogni altra cosa avete mai pensato di adottare un albero come segno del vostro amore? 🙂
Scopri come!

Biorfarm vi aspetta!

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13 usi alternativi delle Mele: provateli e raccontateci!

Nei post precedenti, potete trovare alcune ricette per realizzare piatti gustosi e originali con ogni varietà di Mele dei nostri agricoltori biologici. Abbiamo scoperto che le mele non sono soltanto buone, ma possono diventare anche utili e divertenti! Ecco selezionati per voi 13 usi alternativi di questo frutto amato da tutti. Pronti a scoprirli? Ricordate di non buttare le bucce e nemmeno i torsoli!

Mele in cucina

1. Dolcificante naturale

Tagliate le mele a fettine o a cubetti e utilizzatele per addolcire yogurt o muesli. Potete anche aggiungerle nell’impasto di dolci e biscotti e diminuire la quantità di zucchero.

2. Tisane e infusi

Essiccate le bucce di mela, mischiatele con l’acqua calda e otterrete un infuso dal sapore intenso.

3. Snack di bucce di mela

Tagliate le bucce di mela a pezzetti, riponetele in un pentolino con acqua e zucchero e lasciatele sul fuoco per qualche minuto. Fatele asciugare e avrete un dolce spuntino.

4. Gelatina dai torsoli di mela

Come anticipato, ecco una piccola ricetta per riciclare anche i torsoli di mela! Ricopriteli con del succo di limone e fateli bollire per una mezz’ora. Filtrate il composto con uno scolapasta e lasciatelo lì fino a 5 ore. Aggiungete zucchero e una busta di gelificante e fate cuocere per un’altra mezz’ora. Riponete la gelatina così ottenuta in vasetti sterilizzati e potrete utilizzarla appena si raffredderà.

Mele in casa

 

5. Accelerazione della maturazione degli altri frutti

Se avete acquistato dei frutti particolarmente acerbi, ma non avete voglia di aspettare troppo per gustarli, riponeteli accanto alle mele e, grazie ad un gas emesso dalle stesse, la maturazione avverrà più rapidamente.

6. Conservazione della morbidezza dei dolci

Avete preparato una torta, ne è avanzata una fetta e volete conservarla senza farla seccare. Prendete una mela, chiudetela in un contenitore sottovuoto e riponetelo accanto alla fetta di torta. Quando la mangerete, noterete che non avrà perso la sua morbidezza.

7. Pot-pourri

Tagliate una mela a fettine, lasciatele essiccare e sminuzzatele. Unitele ad altri elementi come chiodi di garofano, stecche di cannella, fiori di lavanda o petali di rosa essiccati. Il risultato sarà un profumatissimo pot-pourri.

8. Detersivo naturale

Se una pentola presenta un’incrostazione difficile da rimuovere, riempitela d’acqua, aggiungete le bucce di mela e fate bollire per 30 minuti. Grazie agli acidi contenuti nelle bucce, la pentola tornerà splendente.

9. Concime naturale

Volete rendere più rigoglioso il vostro orto o le piante del vostro terrazzo? Tritate le bucce di mela e spargetele sulla terra. Il risultato vi sorprenderà!

Mele per prenderci cura di chi amiamo

10. Timbri per i giochi dei bambini

Tagliate una mela a metà e intagliate al suo interno le forme che preferite. Ecco pronto uno stampino con cui i bimbi potranno divertirsi per decorare i loro disegni.

11. Premio per animali domestici

I cani adorano le mele e, di tanto in tanto, possono mangiarne senza problemi: se sono stati particolarmente buoni, premiateli con una fettina di mela e li renderete felici. Inoltre, se volete attirare l’attenzione degli uccellini nel vostro giardino, posizionate le mele in una mangiatoria e accorreranno da voi.

Mele per salute e bellezza

12. Rimedio naturale contro l’emicrania

Se avete un forte mal di testa, prendete una mela verde come la nostra Mela Renetta e annusatela. Il suo profumo vi aiuterà ad alleviare e abbreviare il dolore.

13. Maschera per il viso

Frullate o grattugiate una mela verde e aggiungete un vasetto di yogurt bianco. Otterrete così una maschera naturale che rinfrescherà e purificherà la vostra pelle.

Se sperimentate uno o più di questi usi alternativi delle vostre Mele Bio, commentate e raccontateci tutto!

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Frutta e Verdura per un’abbronzatura perfetta!

 

Obiettivo estivo dichiarato da tutti, un’ abbronzatura perfetta rappresenta oggi uno degli elementi di orgoglio più concreti al ritorno dalle vacanze. Legato un tempo più al genere femminile che a quello maschile, con l’aumento dell’attenzione per la cura del proprio corpo, è molto facile oggi percepire un interesse generale che non fa distinzioni tra uomo e donna.

Oli, creme solari, autoabbronzanti e prodotti similari rappresentano i prodotti più utilizzati a tal fine, ma pochi sanno che anche nel cibo molto spesso si nascondono elementi naturali che favoriscono una perfetta tintarella.

 

Vediamo quali sono, analizzando le loro principali caratteristiche, i migliori prodotti tra frutta e verdura per rendere la vostra pelle “nera” senza alcun rischio per la salute.

 

Cerchiamo la Vitamina A

In uno studio di anni fa, promosso dalla Coldiretti e finalizzato ad incentivare il consumo di frutta e verdura, venne stilata una classifica di diversi prodotti ortofrutticoli per evidenziare quali tra questi potesse essere maggiormente adeguato ad un consumo estivo.

Tra i risultati veniva menzionato l’importante ruolo della Vitamina A nella cura della nostra pelle e nello sviluppo di una tintarella perfetta. Il motivo era da ricercarsi nell’importante effetto di questa vitamina nel favorire la produzione di melanina, il pigmento che dona il colore alla nostra pelle.

 

Le Carote con 1200 mg di Vitamina A risultano il primo prodotto di questa speciale classifica, seguite da Radicchio, Albicocche, Cicorie, lattughe e Meloni gialli.

 

 

Proteggiamoci con antiossidanti naturali

Come tutti sappiamo, il sole ed i suoi raggi UV non rappresentano qualcosa di positivo per la nostra pelle. Le ragioni sono varie ma quella principale risiede sicuramente nel rischio che i suoi raggi possano favorire l’invecchiamento della stessa.

 

Ma come possiamo proteggerci in maniera naturale senza pregiudicare un’abbronzatura perfetta?

 

Secondo il Dipartimento della Salute americano, sono diversi i frutti e gli ortaggi con un forte potere ossidante. Il melograno ad esempio, sia in succo che mangiato a pezzi, rappresenta il frutto più ricco di antiossidanti. Anche succo d’uva, succo di mirtillo, cavolo verde e spinaci sono nelle prime posizioni in questa speciale classifica per il loro apporto antiossidante.

 

 

Una scorpacciata di Omega 3

Il beneficio degli acidi grassi Omega 3 per l’abbronzatura è correlato ancora alla melanina, anche se questa connessione nasce in verità dal ruolo che svolgono i melanociti per la nostra pelle. Il melanocita è una cellula dalla forma tondeggiante dai quali si staccano piccoli vacuoli detti melanosomi contenenti per l’appunto il pigmento melanina. La corretta e completa formazione dei prolungamenti dei melanociti e dei melanosomi (e un ultima analisi dell’abbronzatura) avviene anche grazie alla fluidità conferita alla membrane cellulari proprio dagli acidi grassi essenziali della serie omega 3.

L’ortaggio più ricco di Omega 3 è il cavolfiore, seguito dagli spinaci. Per quanto riguarda la frutta è la frutta secca con guscio quella che offre il maggiore contributo. Noci e similari garantiscono infatti un ottimo apporto di questi acidi grassi. Anche i mirtilli, grazie a circa 174 mg di acidi grassi per 100 gr di frutti, rappresentano un importante fonte vegetali di Omega 3.

 

 

Noi di Biorfarm vi consigliamo comunque di associare all’utilizzo di questi prodotti un approccio cautelativo al sole. Procedete con gradualità ed evitate le ore più calde. Come al solito, frutta e verdura da sole non bastano.

 

Ancora una volta, buone vacanze da tutto il nostro staff e.. buona abbronzatura perfetta da Biorfarm!

 

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Pranzo sotto l’ombrellone: frutta estiva e non solo!

Ci siamo, finalmente le ferie. Le tanto sognate ferie. Ombrellone, sdraio, lettino, occhiali, abbronzante e… fermi tutti! Cosa mangiamo? Il solito panino? La solita pizzetta? 2 spicchi di cocco fresco?

Il problema è sorto un paio di settimane fa, quando mentre programmavamo le nostre ferie è scattata la discussione in ufficio su cosa fosse più giusto portare al mare per pranzo. Leggerezza e gusto erano le nostre parole d’ordine. Abbiamo deciso di studiare un po’ ed il risultato ci ha resi abbastanza felici: la frutta regna incontrastata nei consigli di nutrizionisti ed influencers in ambito alimentazione.

Ma andiamo nel dettaglio di cosa abbiamo scoperto.

Le abitudini da evitare…

Evitiamo i pranzi sostitutivi

Molto spesso si pensa che mangiare solo frutta a pranzo o sostituire questo con un bel gelato possa essere un gesto a favore della nostra salute e della nostra forma. Ma non è così. Frutta e Gelato ad esempio sono ricchi di zuccheri semplici che se mangiati in grosse quantità potrebbero causare il cosiddetto “picco glicemico”. Ovvero un innalzamento repentino della glicemia che porta subito dopo in seguito al calo un successivo attacco di fame.

No al “panino quotidiano”

Il buon vecchio panino con salumi e formaggi resta sempre la nostra scelta preferita, ma purtroppo sceglierlo ogni giorno rappresenta quella sbagliata. Bisognerebbe evitare i grassi animali. Alimenti come lardo, strutto, carni grasse e formaggi potrebbero rallentare il transito intestinale e quindi la digestione, creandoci una costante sensazione di peso sullo stomaco. Attenzione però, la nostra nutrizionista lo consiglia una volta a settimana.

Maledetta disidratazione

Basta poco per favorire la disidratazione e molto spesso anche quelle azioni che ci sembrano giuste si riflettono in errori per l’idratazione del nostro corpo. Bisogna stare attenti e mitigare gli zuccheri. Mangiare tanta frutta ad esempio, senza bere abbastanza acqua, trasforma ad esempio un gesto positivo in un’azione pericolosa. L’ideale sarebbe un bicchiere d’acqua ogni 150g di frutta. Anche bere troppe bevande zuccherate, favorisce la disidratazione.

…e quelle che invece dovremmo seguire: 

Piatti unici? Perfetti!

Il piatto unico, sempre se bilanciato tra carboidrati, proteine, lipidi e fibre, rappresenta un ottimo compromesso. Fondamentale però usare ingredienti freschi di stagione, utilizzando magari frutta e verdura. Insalate con cereali, insalate capresi, riso freddo con gamberetti e zucchine o cous cous alle verdure sono tutte opzioni promosse dalla gran parte dei nutrizionisti.

Cereali come orzo, farro e quinoa sono perfetti in quanto tutti ricchi di fibre. Anche il riso integrale è un ottimo sostituto.

E come spuntino? Frutta, frutta e ancora frutta

Siamo ad agosto. Il caldo frena la nostra voglia di cucinare. E la paura della prova costume ci tormenta. Qual è la soluzione a tutto questo? La frutta estiva!

L’attenzione ad una sana alimentazione è in costante crescita: le persone hanno sempre più a cuore il loro benessere fisico. E questa volontà, soprattutto in estate, si traduce con un aumento del consumo di frutta.

Scopriamo insieme i benefici della frutta di stagione, un elenco variegato di frutta estiva e tante curiosità e ricette!

Perché è importante scegliere la frutta di stagione?

La prima regola da seguire è scegliere frutta di stagione. Se si vuole costringere una pianta a crescere al di fuori del suo ciclo naturale di vita, non si può sfuggire all’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici. Inoltre, i frutti che nascono da queste piante presentano una quantità inferiore di nutrienti e principi attivi. Quindi se adesso mangiassimo un frutto invernale, ci illuderemmo soltanto di godere di tutti i suoi benefici: le sue proprietà nutrizionali sarebbero falsate dalla mancata stagionalità.

Frutta estiva, ma quale varietà?

In questi giorni di caldo afoso, per uno spuntino fresco e leggero, consigliamo di scegliere una tra le tante varietà di frutta disponibile in stagione. La scelta è ampia e qualunque essa sia sarà il nostro corpo a beneficiarne. Ci sono frutti maggiormente adatti a  prevenire i colpi di calore e a gestire al meglio le alte temperature e quelli con proprietà idratantiricchi di potassio e fibre utili contro la spossatezza. Quelli che si contraddistinguono per la presenza di antiossidanti, utili contro l’invecchiamento e di supporto per la prevenzione di alcune malattie cardiovascolari oppure quelli con un basso apporto di calorie, amati da chi è più attento alla linea o fatica a digerire.

Frutta estiva – Giugno e Luglio

Anche se ci siamo già lasciati alle spalle i primi due mesi estivi, vogliamo ricordarvi quali sono i frutti che li caratterizzano, così da essere pronti in anticipo per il prossimo anno!

  • Albicocche: sono ipocaloriche. Contengono calcio, potassio, magnesio e betacarotene che stimola la produzione di vitamina A e aiuta la pelle a prepararsi per l’abbronzatura. Noi di Biorfarm, amiamo le cosiddette “Pellecchiella” Bio del Vesuvio, coltivate dalla nostra Antonella.

Clicca qui per scoprire di più sul nostro agricoltore Antonella. Le adozioni delle sue Albicocche Bio si apriranno tra pochissimo!

  • Ciliegie: sono ricche di flavonoidi, ottimi alleati per contrastare l’invecchiamento cellulare. Contengono calcio, ferro, fosforo, magnesio e potassio. Favoriscono la produzione di insulina e melatonina.
  • Fragole: contengono tanta vitamina C che agevola l’assorbimento del ferro e la produzione di collagene, la proteina responsabile di fortificare i capillari e prevenire la formazione delle rughe. Sono ricche di acido folico e acido salicilico, a vantaggio del sistema immunitario e della microcircolazione.

Frutta estiva – Agosto

Ed eccoci arrivati al nostro mese. Agosto è appena cominciato e porta con sé un lungo elenco di buonissimi frutti da gustare anche sotto l’ombrellone. Scopriamoli insieme!

  • Anguria: è composta per il 90% da acqua, quindi è molto idratante e dissetante. Contiene potassio, fondamentale contro la ritenzione idrica. 100 grammi di anguria hanno soltanto 30 calorie. Inoltre questo frutto contiene la citrullina, un amminoacido che aiuta a prevenire l’ipertensione.
  • Fichi: sono ricchi di acqua, calcio, polifenoli, fibre e prebiotici utili per il benessere della flora intestinale.
  • Melone: è ipocalorico e contiene antiossidanti, sali minerali, vitamina C, proprietà idratanti e betacarotene che favorisce un’abbronzatura ottimale proteggendo dai raggi UV.
  • Prugne: limitano l’assorbimento dei grassi e riducono il colesterolo cattivo. Sono efficaci per regolare il transito intestinale e ricche di antiossidanti e di proprietà depurative.
  • Pesche: sono ipocaloriche e ricche di acqua, fibre, vitamina C e betacarotene. Inoltre contengono antiossidanti utili a contrastare i radicali liberi. Anche qui siamo di parte e le nostre preferite rimangono le classiche Pesche Gialle Bio come quelle coltivate da Alberto e Paolo Brero.

Clicca qui per per scoprire di più sui nostri agricoltori Alberto e Paolo.
Le adozioni delle loro Pesche Gialle Bio si apriranno tra pochissimo. Pronti a gustarle la prossima estate?

Voglia di Biorfarm ad Agosto? Ecco l’albero Bio da adottare!

Volete sapere qual è il frutto dei nostri Agricoltori Bio che viene raccolto nel mese di agosto? La Pera Williams Bio dei Fratelli Brero!

E’ una delle varietà di pere più diffuse in Italia e non è insolito che la raccolta di questo amatissimo frutto inizia ad Agosto. E’ un frutto molto succoso e ha un sapore decisamente dolce, specialmente se si trova in uno stato di maturazione avanzato.

Clicca qui per adottare o regalare un albero di Pera Williams Bio!

Frutta estiva esotica

Noi consigliamo sempre di conoscere direttamente chi si prende cura del cibo che portiamo sulla nostra tavola. “Avere vicino” l’agricoltore della frutta che acquistiamo è il modo migliore per fidarci della sua qualità. In ogni caso, le varietà di frutta estiva che vengono coltivate in tutto il mondo sono tantissime. Abbiamo selezionato per voi le più curiose. Le conoscevate?

  • Mangustin: dalle Isole della Sonda e dall’Arcipelago delle Molucche (parte dell’Arcipelago Malese).
  • Granadilla: dalla regione andina tra Bolivia e Venezuela.
  • Frutto del drago: dalle zone aride dell’America Centrale.
  • Carambola: dalle Molucche e dallo Sri Lanka.
  • Guayaba: dal Messico e dall’America Centrale.
  • Caciuma: dalle Ande.

Ricette con la frutta estiva

La frutta permette di preparare ricette facili, sane e adatte ai bambini, ottime per uno spuntino fresco e leggero.

Spiedini di frutta

Cercate un’alternativa comoda e sfiziosa alla classica macedonia di frutta da portare in spiaggia? Gli spiedini fanno al caso vostro! Basterà tagliare la frutta in pezzi né troppo piccoli né troppo grandi e infilzarli in un bastoncino. Se invece siete in casa e non fa particolarmente caldo, potete anche fondere un po’ di cioccolato e immergervi i pezzettini di frutta per una merenda più golosa!

Granita all’anguria gialla

Sapete che l’anguria gialla è il frutto dell’estate 2018? E perché non sbalordire i vostri ospiti offrendo una granita preparata con questo frutto particolare? Chissà se indovineranno l’ingrediente segreto!

Mettete 200 grammi di zucchero e 2 dl di acqua in una casseruola, portate lentamente a ebollizione e lasciate sobbollire a fiamma dolce per circa 5 minuti, fino ad ottenere uno sciroppo. Fatelo raffreddare e frullatelo insieme a 400 grammi di anguria tagliata in pezzi. Versate il composto ottenuto in una ciotola metallica e lasciate rassodare in freezer per almeno 3 ore, mescolandola ogni 20-30 minuti per rompere i cristalli di ghiaccio che si formeranno.

Servite la granita in coppette e chiedete ai vostri ospiti di indovinare il frutto speciale!

Centrifugato abbronzante e depurativo

Mezzo melone, 3 pesche e un pizzico di zenzero. Tagliate a pezzettini la frutta e frullatela insieme allo zenzero. Ed ecco che otterrete un filtro magico per aiutarvi a mantenere l’abbronzatura, purificare l’organismo e affrontare la giornata con più energia!

 

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Fresh Veggie Day: un menù speciale tutto per Voi!

9a39ef5f3ff9506e3dc481860d5b8a71Sempre più spesso, importiamo dall’estero feste, giornate e festività di cui se non per un fortissimo consumismo, potremmo fare anche a meno. Oggi è la Fresh Veggie Day, la giornata in cui celebriamo la verdura fresca. Noi vi proponiamo come festeggiarla con un menù interamente Vegan, da provare anche per gli amanti della carne!

 

Halloween, San Patrizio, Capodanno Cinese. Sono solo alcune delle cosiddette “Feste Importate” ovvero giornate utilizzate all’estero per celebrare ricorrenze particolari che spinte dalla globalizzazione vengono importate in altri Paesi che nulla hanno a che fare con quella determinata celebrazione.

Oggi vorremmo proporne una anche noi di Biorfarm. La differenza però tra quelle citate e quella che stiamo per proporvi è sostanziale. I benefici che ne deriverebbero non sono solo commerciali ed economici e non sono destinati solo ad alcuni. E’ per questo che ci facciamo portatori di una proposta che consideriamo particolarmente positiva.

Oggi, 16 Giugno, si festeggia in alcuni Paesi del Globo, tra cui Nuova Zelanda e Stati Uniti, il Fresh Veggie Day. Tradotto letteralmente sarebbe la “Giornata delle Verdure Fresche”, ma analizzando un po’ il web e cercando qualche news in più su questa giornata si scopre sin da subito che il raggio d’azione è molto più ampio e particolarmente sentito per Vegetariani e Vegani.

Nata per sensibilizzare su un’alimentazione più sana che coinvolga con maggiore intensità frutta e verdura di stagione in poco tempo si è trasformata in una vera e propria campagna per promuovere non solo un consumo più frequente di questi importanti alimenti, ma tutto ciò che gli sta intorno, la piccola agricoltura locale, l’importanza della stagionalità nella scelta della frutta e verdura e tutti quei prodotti racchiudibili in queste due macro categorie ma per un motivo o per un altro meno note dal cosiddetto mercato di massa.

 

Noi di Biorfarm non possiamo che essere a favore di questo tipo di iniziative e per provare a convincervi vogliamo proporvi un intero menù per questa giornata.

Festeggia anche tu il Fresh Veggie Day con questo sano e gustoso menù:

 

Antipasto:

Tomato soup on a wooden table

Gazpacho

 

Si tratta di una zuppa fredda a base di verdure crude tipica dell’Andalusia. Per prepararlo servono pomodori, peperoni, cipolle, un spicchio d’aglio, cetrioli, sale, olio, aceto e un panino vecchio ammorbidito nell’acqua. Frullate tutto insieme e servite ben freddo.

Qui trovate la ricetta del Gazpacho Classico e qualche variante: Il Gazpacho

 

Primo Piatto:

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Lasagne Vegan

Si tratta delle classiche lasagne dove però ci è piaciuta l’idea di sostituire la pasta con del pane carasau. Il procedimento è lo stesso infatti; scegliete un ripieno di verdure, utilizzate la besciamella Veg (fatta con farina e latte vegetale) e ricordatevi di lasciarla un po’ più liquida per ‘bagnare’ il pane carasau.

 

 

Secondo Piatto:

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Tempeh grigliato con fagiolini

Solitamente, gli amanti delle verdure tendono ad utilizzare il tofù per questa ricetta. Noi da quando però abbiam provato il tempeh, ce ne siamo innamorati. Tagliato a fette sottili, fatto marinare nella salsa di soia e poi passato sul grill. Un filo d’olio e di sale e il piatto è pronto.

Qui al link, qualche informazione in più sul tempeh, cos’è e come prepararlo: Tempeh: Cos’è e come cucinarlo

 

 

Dolce:

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Mousse di tofu alla frutta (e al cioccolato)

Per quanto riguarda il dolce, basta poco per ottenerne uno super goloso. Scegliete un frutto di stagione come le pesche, cuocetele per pochi minuti con del limone, frullatele e aggiungete un tocco di panna di soia. Riponete in frigo almeno un’ora e servite la vostra mousse. Una volta pronto il tutto, basta dividerlo in dei bicchierini e quindi metterli in frigo almeno un’ora prima di servire in tavola. Noi all’aggiunta di cioccolato non abbiamo resistito.

 

Buon Appetito e Buon Fresh Veggie Day!

 

Se provate le nostre ricette o pensate di averne altre, scriveteci e saremmo contenti di pubblicarle sul nostro Blog 🙂

 

 

 

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La Giornata del Latte: Ghiaccioli, Milkshake e un bel gelato alla frutta!

healthy food

Scopri di più sull’importanza della Giornata del Latte indetta dalla FAO e segui i nostri consigli su come celebrarla con qualche idea culinaria a base di Frutta!

Oggi, come ogni 1° Giugno dal 2001 a questa parte, festeggiamo la bevanda più bevuta al mondo dopo l’acqua, il Latte.

Completo di elementi nutrienti e minerali, accessibile a quasi 6 Miliardi di persone grazie ai suoi bassi costi di produzione e d’acquisto e fondamentale in qualsiasi dieta che possa dirsi completa, il latte è uno dei pochi alimenti adatto a tutte le fasce d’età e sicuramente definibile come l’alimento più globale al mondo.

 

La Giornata del Latte nasce appunto con l’obiettivo di riconoscere e porre l’attenzione sul valore nutrizionale, economico e sociale del cosiddetto “Oro Bianco”. Sono circa 750 milioni coloro che oggi nel mondo vivono grazie all’allevamento da latte. E la FAO, secondo il suo ultimo rapporto, prevede una domanda globale in crescita del 25% che assicurerà anche grandi opportunità di sviluppo per i paesi meno sviluppati dove l’auto approvvigionamento e la cosiddetta microeconomia favorirà il miglioramento delle condizioni generali di vita.

 

Noi di Biorfarm, teniamo molto a quest’idea di sviluppo basata su uno sfruttamento più naturale e sostenibile di quello che appunto la natura ci ha messo a disposizione. Consideriamo rilevante questo approccio per i nostri piccoli agricoltori e lo è e lo sarà per i piccoli allevatori. E per questo che vi proponiamo qualche combinazione culinaria tra la nostra frutta ed uno dei pochi alimenti al mondo che non necessita di additivi a differenza di altri surrogati. Vediamo in basso qualche idea estiva a riguardo; provatele e fateci sapere se vi è piaciuta e come è andata:

 

 

Milkshake 1

Ghiaccioli tutto latte e frutta

Per creare questi snack estivi, quello di cui avete bisogno è latte, frutta, zucchero e degli stampini per creare i vostri ghiaccioli. Iniziate con il mettere in uno stampino da ghiaccio 200g circa di latte ed attendete la solidificazione. Mettete poi nel frullatore i cubetti di latte, 300g della vostra frutta preferita tagliata in pezzi ed altri 100g di latte scremato freddo, aggiungendo lo zucchero se preferite. Frullate per una decina di secondi e riempite poi gli stampini per i ghiaccioli, lasciandoli una giornata in freezer. Fatto? Siete pronti a gustare uno snack fresco e sano, adatto a tutti grandi e piccini!

 

Milk Shake

Anche in questo caso la difficoltà della ricetta è alquanto bassa. Noi ve ne proponiamo una a base di mele e kiwi ma potete scegliere da soli la frutta da utilizzare sulla base dei vostri gusti. Lavate ed asciugate la frutta, sbucciatela e tagliatela in pezzi. Versate tutti gli ingredienti dentro un frullatore ed iniziate a frullate. Successivamente aggiungete latte e cubetti di ghiaccio e servite immediatamente. Voilà il vostro milkshake è pronto!

 

Giornata del Latte 2

Gelato alla frutta (senza gelatiera) 

Per prima cosa quello che serve è congelare in piccoli pezzi sia la frutta che il latte. Potete usare qualsiasi tipo di frutta, noi di Biorfarm come sempre vi suggeriamo solo di rispettare la stagionalità! Tiriamo la frutta dal freezer, lasciamola riposare per 5 minuti, ed iniziamo a frullare piano piano frutta e cubetti di latte in un frullatore con le lame grandi, tipo tritatutto. Quando il composto sarà triturato passiamo il tutto in un frullatore normale, quello con lame piccole, in modo da amalgamare il tutto fino alla consistenza che desideriamo. Il passo successivo è la scelta tra Cono e Coppetta!

 

Hai bisogno di Mele e Pere Biologiche per le tue ricette? Settembre è vicino..Scopri i frutti di Paolo:   Paolo Rossi, Cles, Val di Non

 

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Le ricette di Biorfarm: Muffin salati mele e speck

muffin salati| Biorfarm

Finalmente è venerdì! E cosa c’è di meglio di una cena preparata per gli amici? E l’antipasto? Muffin?

Abbondate con il vino, gli stuzzichini, il formaggio a tocchetti e le olive: vedrete i risultati nelle facce felici delle persone che amate!

Un consiglio su un simpatico e inusuale antipasto ve lo diamo noi di Biorfarm, utilizzando come base della ricetta sempre la nostra frutta biologica (per scoprire come ottenere la tua frutta biologica direttamente a casa clicca qui!).

LISTA DELLA SPESA

Per 10 muffin salati

 

TEMPO DI PREPARAZIONE
20 min di preparazione

 

TEMPO DI COTTURA
35 min di cottura

 

PREPARAZIONE

La preparazione è molto semplice e veloce.

1. Prendete una ciotola di medie dimensioni e unite le uova con sale e pepe a vostro gradimento. Mescolate per amalgamare il tutto aggiungendo poi olio, latte e parmigiano.

2. Iniziate a setacciare la farina da aggiungere al composto.

3. Unite il lievito e mescolate il composto fino a quando non sarà privo di grumi.

4. Accendete il forno a 170° gradi

5. Imburrate e infarinate i pirottini o la teglia adatta a cucinare i muffin. Riempite, con il composto solo fino alla metà del contenitore.

6. Lavate la mela, tagliatela a metà e privatela del torsolo. Tagliatela a fettine sottili lasciando la buccia.

7.  Tagliate le fette di speck per il verso della lunghezza. Sistematele in ognuno dei muffin salati formando una spirale, alternata alle mele.

8. Cuocete i muffin salati con speck e mele nel forno già caldo a 170° per circa 35 minuti.

 

Potrete decidere di disporre le mele e lo speck o nella versione “a spirale” o a tocchetti, mischiandoli nel composto.

Servite il tutto in un piatto accompagnato con pomodorini o olive, formaggi a pasta morbida e un buon vino bianco fresco.

 

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Agrumi: non solo vitamine, ma anche profumatori!

Gli agrumi? Non solo un carico di vitamine, ma anche un’ottima soluzione per profumare la casa in modo naturale.

In attesa dell’allargamento della nostra offerta e del lancio della nuova Biorfarm (shh!! Non ditelo ancora a nessuno ), vogliamo condividere con voi un utilizzo alternativo dei nostri agrumi che abbiamo trovato utilissimo.

 

 

 

Una delle conseguenze negative di una buona e salutare cucina, è rappresentata dai cattivi odori che invadono la nostra cucina e molte volte si estendono in tutta la casa.

Molto spesso basta lasciar passare un po’ d’aria per disfarsi della terribile puzza. Altre volte soprattutto con un clima così rigido come quello invernale, l’alternativa più frequente è quella di utilizzare i più classici profumatori per ambienti presenti il commercio. Questi purtroppo contengono quasi sempre sostanze tossiche che inquinano l’ambiente, provocano problemi di salute, sono costosi e non hanno un effetto duraturo. Insomma una soluzione veloce, ma che nasconde una marea di svantaggi.

E per questo che abbiamo pensato di suggerirvi un’alternativa salutare da creare a casa in pochi minuti e senza tanta fatica. Ed il prodotto, questa volta, è naturale al 100%: gli agrumi.

Esistono diverse idee sul web relative all’utilizzo di prodotti naturali per profumare casa, noi abbiamo selezionato per voi i nostri preferiti che vogliamo condividere con tutta la comunità Biorfarm.

 

1. Arancia, Limone, Rosmarino e Menta

Questa soluzione è forse quella che preferiamo in quanto realizzabile con prodotti che più spesso è possibile trovare nella dispensa di casa. Avrete bisogno di bucce di 5 limoni, bucce di 10 arance, foglie di rosmarino, foglie di menta, 250 ml di acqua e 250 ml di alcol.

Mettete tutti gli ingredienti in un panno e poi pestatelo con un mortaio fino a macinare bene il tutto. Trasferite il preparato in una bottiglia con atomizzatore aiutandovi con un imbuto e versatevi l’acqua e l’alcol. Potete spruzzare il profumo anche su tende, sui tappeti e sui vestiti.

 

2. Arancia , Chiodi di garofano e Cannella

Questa alternativa è forse quella adatta per chi ha un po’ più di pazienza. Richiede più tempo, non per la preparazione ma perché l’infuso che creerete dovrà riposare circa un mese. Vi garantiamo che trascorso questo tempo, avrete un magnifico deodorante naturale durerà per tanto tempo.

Prendete l’arancia, lavatela e asciugatela bene. Poi fate dei buchetti con uno spillo dove m an mano inserirete i chiodi di garofano. Potete metterli a caso oppure seguire un disegno come mostrato nella foto a lato. Una volta coperta l’arancia passatela in un piatto pieno di cannella in polvere e rigiratela. Mettete l’arancia in un sacchetto di carta e fatela riposare per un mese. Dopo un po’ di attesa, avrete un buonissimo e naturale deodorante per la casa.

 

 

Avete altri trucchi o consigli da condividere con noi su come profumare casa naturalmente? Commentate in basso, noi non potremmo che esserne felici!

Buon profumo Naturale!!

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La prova costume? Convinciamo il nostro cervello a mangiare cibi sani!

Come ormai avrete notato, nei nostri articoli, cerchiamo sempre di condividere la nostra conoscenza sul cibo con i membri della nostra comunità e la scorsa settimana leggendo un articolo pubblicato dall’autorevole “Guardian” abbiam subito pensato che quegli spunti andassero condivisi con tutta la comunità.

L’articolo in questione ha come autori un Professor di psicologia (Charles Spence) ed uno Chef (Jozef Youssef) e ha come tematica principale un trend che sempre di più sta incuriosendo la comunità scientifica mondiale, la gastrophysics ovvero parola nata dalla combinazione tra la gastronomia e la psicofisica.

Partendo dall’assunto di quanto sia difficile rispettare una dieta o comunque uno stile di vita caratterizzato da un regime alimentare sano, i due autori cercano di fornire degli spunti di riflessione su come provare a diminuire l’apporto calorico al nostro corpo senza troppa sofferenza.
Secondo le loro ricerche, infatti, ci sarebbero alcuni piccoli ed “easy” cambiamenti che potremmo apportare nel nostro approccio al cibo per migliorare intensamente il nostro regime alimentare. Qui in basso proviamo a spiegarvi brevemente cosa i due ci propongono.

 

“Ingannare il nostro cervello”

La prima riflessione è così banale e facile da implementare che sebbene qualcuno ci abbia già pensato, siamo certi che la maggioranza di noi non hai mai pensato di applicarla concretamente. Ricerche mostrano che usando piatti e vasellame più piccoli possiamo ingannare il nostro cervello facendogli credere di mangiare quantità attraverso il senso di volume e profondità che i piatti avranno. Se noi serviamo due porzioni identiche in due piatti di dimensioni diverse, piccolo e grande, la porzione nel piatto grande apparirà più piccola e viceversa. Il concetto è ben spiegato dall’immagine in basso ritraente l’illusione ottica nota nella scienza come l’illusione ottica di Delboeuf. Addirittura ultime ricerche mostrano che anche il peso delle posate ci darà un senso di apprezzamento diverso del cibo. Più queste saranno pesanti maggiore sarà il nostro senso di sazietà. Prima regola dunque: serviamo i nostri cibi in piccoli e pesanti piatti fondi ( o ciotole) e mangiamoli con posate pesanti!

 

L’ illusione di Delboeuf

 

Rendiamo il cibo più “difficile” da mangiare

Può sembrare addirittura ridicolo, ma ricerche mostrano che se siamo obbligati a mangiare cibi con la mano non dominante, ne consumiamo generalmente di meno.

Ovviamente ciò, non vuol dire la nostra esperienza sarà più piacevole.

Proviamo invece ad utilizzare altri metodi più creativi di interazione con il cibo. Che ne dite di mangiar zuppe con un cucchiaio giapponese o le bacchette per altri cibi?!. Obiettivo quindi smetterla di semplicemente rimpinzare la nostra bocca di cibo; la chiave è cenare con coscienza e consapevolezza.

 

 

Basta cene con le TV

E’ ormai chiaro dopo le due prime riflessioni che anche il cervello gioca un ruolo rilevante su quanto sano e quanto mangiamo. Ricerche mostrano che consumiamo più cibo – del 30% in media – quando siamo coinvolti in altre attività come ad esempio guardare la TV. Alcune distrazioni come quest’ultima, messaggiare o controllare i social sono ormai abitudini comuni durante le pause cibo, con la conseguenza di un mancato focus su quello che stiamo facendo.

Ciò comporterà, apprezzar di meno il cibo e dunque avere inevitabilmente un minor senso di sazietà. Quindi: spegniamo la tv, mettiamo lo smartphone in carica e accomodiamoci in sala di pranzo con un unico focus, il nostro piatto!

 

 

Mangiamo con gli altri sensi

L’obiettivo è sempre lo stesso provare a mangiare con consapevolezza. Usare gli altri sensi come olfatto e vista può infatti esserci d’aiuto a raggiungere questo scopo. A casa, far ciò, può esser semplice, basta prendersi un momento per annusare il nostro piatto prima di mangiarlo per apprezzarne veramente l’aroma (molte ricerche asseriscono che il 90% di quello che percepiamo come sapore deriva dagli odori).

Un’altra riflessione su quest’aspetto è la consistenza del cibo. Ad esempio è interessante l’aspetto che i due autori fanno notare relativamente ad una mela: ingeriamo meno calorie mangiando una mela piuttosto che una purea di mela, ed ingeriamo meno calorie con una purea di mela piuttosto che con un succo di mela. Questo perché riceviamo maggiori informazioni sensoriali dalla purea piuttosto che dal succo, e dalla mela in pezzi piuttosto che dalla purea. In poche parole il nostro cervello usa il numero di sensazioni recepite dalla consistenza come un segnale per dirci quando smettere di mangiare.

 

 

E voi? Avete mai provato ad applicare questi trucchetti? Né avete altri simili ma di altro tipo?

Comunicateceli e provvederemo noi a condividerli con tutta la comunità di Biorfarmers!

 

Fonte: The Guardian

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Pesticidi: 4 semplici consigli per evitare di portarli alla vostra tavola!

Tra i motivi alla base del crescente trend dell’alimentazione biologica, c’è sicuramente la paura per l’utilizzo di sostanze chimiche e pesticidi in agricoltura.

Il timore che parte di queste continui arrivi nostra tavola si fa sentire.

 

Per i membri della Comunità BIORFARM, questo non è un problema. Per i nostri agricoltori infatti – rispettando uno dei pilastri dell’agricoltura biologica – c’è il divieto di utilizzo per questo tipo di sostanze. Vogliamo però sollevare l’attenzione su questo aspetto, che se non considerato rischia di creare problematiche non solo per l’ambiente che ci circonda ma anche per la nostra salute.

 

L’origine dell’ utilizzo dei pesticidi risale agli inizi del ‘900 quando per proteggere le colture dalle numerose tipologie di infestanti presenti in natura si decise di optare per l’utilizzo di sostanze chimiche. Di pesticidi, o fitofarmaci per i più esperti, oggi ce ne sono di diversi tipi, ognuno con uno scopo ben preciso; ecco quindi gli erbicidi per eliminare gli infestanti, gli insetticidi per proteggere dagli insetti, i fungicidi e cosi via.

 

L’utilizzo di molti di questi, per la loro pericolosità, è strettamente regolarizzato dalla legge che ne disciplina non solo le quantità da utilizzare ma anche tempi e frequenza di utilizzo. Ovviamente la gran parte di questi agenti, come già anticipato prima, non è utilizzabile dai cosiddetti agricoltori biologici i quali per la protezione da infestanti si avvalgono solo di sostanze naturali.

 

Per chiarire la pericolosità di tali agenti vale la pena sottolinearne l’importanza del concetto di tempo su questa tematica. L’aspetto rilevante infatti è denominato “intervallo di carenza” ovvero il tempo che intercorre dall’ultima somministrazione del pesticida al giorno di raccolta del vegetale. I

Il rispetto del tempo di carenza è essenziale per garantirsi il passare di quel periodo di sicurezza necessario affinché il pesticida si degradi ed il prodotto arrivi salubre sulla nostre tavole, senza alcuni rischio di tossicità per il corpo umano.

In realtà non esistono processi o metodi in grado di eliminare completamente questo rischio; è possibile però mettere in atto alcune azioni per aumentare la probabilità di eliminare i residui di pesticidi sui prodotti che serviremo sulla nostra tavola.

 

 

 

Vediamo ora, secondo noi di BIORFARM, quali sono i principali consigli da seguire per ridurre il rischio di residui di pesticidi:

 

1. Agricoltura organica

Sebbene questa menzione potrebbe portarvi a pensare che stiamo portando acqua al nostro mulino, non possiamo esimerci da questo tipo di consiglio. E’ ovvio infatti che se vogliamo esser certi di evitare sostanze nocive il primo passaggio è quello di acquistare frutta coltivata con metodi e processi che non considerano l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti chimici. Certo in tempi di incertezza economica, ciò porterebbe all’aumento dei costi dedicati al cibo, ma abbiam visto che grazie anche a BIORFARM tutto è possibile.

2. Lavare il prodotto

Secondo il Centre for Science and Environment di Nuova Delhi, un affermato organo pubblico di ricerca Indiano, un normale lavaggio con acqua salata dovrebbe rimuovere circa l’80% dei residui di pesticidi sul prodotto. Secondo il report per alcuni prodotti basterà un lavaggio, su altri (quelli caratterizzati da maggior rischio: uva, mele, pere, insalata), sarà necessario procedere al lavaggio una, due e tre volte per garantirsi maggiori probabilità di successo

3. Eliminare la buccia

La buccia andrebbe sempre eliminata quando non si è certi della provenienza o sappiamo che il prodotto non è stato coltivato attraverso agricoltura biologica. E’ li infatti che le probabilità di residui aumentano. A parte i pesticidi sistemici (quelli che penetrano all’interno del frutto) la maggior parte dei pesticidi rimane sulla scorza. E non è un caso che, talvolta, addirittura tra i banchi della frutta, si trovino indicazioni relativamente al fatto che la scorza non sia edibile. Il motivo? Oltre ai pesticidi, potrebbero essere stati utilizzati altri agenti chimici per favorirne la conservazione.

4. Variare e privilegiare prodotti a minor rischio di contaminazione

La scienza ormai ci ha confermato che in natura esistono prodotti che rispetto ad altri sono più soggetti a rischio contaminazione per determinate caratteristiche che aumentano la capacità di assorbimento di tali agenti chimici. Sviluppando una dieta varia ed alternando frutta e verdura di diverso tipo si evita l’effetto accumulo, con il risultato che si è meno esposti al rischio di residui di pesticidi. Per esempio, studi dimostrano come sedano, peperoni, pesche e fragole siano tra gli alimenti più irrorati di pesticidi, mentre cipolla, mais e ananas tra quelli che per natura ci espongono al minor rischio.

Aumentare l’attenzione su questo tipo di rischi è più di una responsabilità collettiva e sociale. Mangiare sano e far di tutto per non mettere a repentaglio il proprio corpo e la propria persona non è solo un dovere morale ma un obbligo personale.

 

  Fonte: The 2013 European Union Report on pesticide residues in food

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