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“Frutta Certificata Bio”: cosa significa e quali sono i vantaggi?

“Bio” è l’abbreviazione di “Biologico” ed è un termine che ormai incontriamo spesso nel nostro linguaggio comune, ma che non sempre viene utilizzato in maniera corretta. I nostri agricoltori sono “bio” e per questo motivo ci tenevamo a dedicare la dovuta attenzione a questa “etichetta”.

Perché un prodotto Biologico certificato si differenzia da uno prodotto con modalità convenzionali e come?

Qualsiasi prodotto Biologico è caratterizzato da processi di produzione molto diversi da quelli che caratterizzano l’agricoltura convenzionale. Tra le principali differenze vale la pena menzionare:

  • Assenza di sostanze chimiche di sintesi, quali concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere, e di organismi geneticamente modificati (OGM).
  • Utilizzo di fertilizzanti naturali come letame e altre sostanze organiche compostate. Viene usato anche il “sovescio”, una tecnica che consiste nel sotterrare dopo la raccolta piante che arricchiscono il terreno, come trifoglio, senape, favino.
  • Utilizzo di sostanze naturali vegetali, animali o minerali, per difendere le colture in caso di necessità. Estratti di piante, insetti predatori di parassiti, farina di roccia o minerali naturali sono in grado di correggere struttura e caratteristiche chimiche del terreno e combattere le “erbacce”.

Esistono anche alcune tecniche utilizzate dall’agricoltura biologica per provvedere alla difesa delle colture in via preventiva:

  • Rotazione delle colture (per cereali e ortaggi): bisogna evitare di coltivare per più stagioni di seguito la stessa pianta sullo stesso terreno. In questo modo, si impedisce ai parassiti di trovare nuovamente ambienti favorevoli in cui proliferare. E inoltre si sfruttano anche le sostanze nutrienti presenti nel terreno in modo meno intensivo e più razionale.
  • Piantumazione di siepi e alberi: oltre a preservare il paesaggio, ospitano i predatori naturali dei parassiti e fungono da barriera fisica ad eventuali inquinamenti esterni.
  • Consociazione: si tratta della coltivazione di piante differenti, l’una sgradita ai parassiti dell’altra.

Cos’è la certificazione biologica? E cosa fare per ottenerla?

Avete presente il marchio “bio” che trovate sulle confezioni dei prodotti e che garantisce l’origine biologica degli stessi? È un’etichetta che possono applicare soltanto le aziende provviste di certificazione biologica, rilasciata in Italia da uno degli organismi di controllo autorizzati dal Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Per ottenerla, occorre:

  • inviare a questi organismi di controllo i documenti relativi alla propria attività;
  • notificare alla Regione l’avvio della procedura;
  • attendere la fine del periodo di conversione

Da quel momento è indispensabile, in ogni fase del percorso di produzione, seguire tutte le regole previste dalla normativa, che presentano nel dettaglio le sostanze e le tecniche consentite che abbiamo nominato in precedenza.

Cos’è il “periodo di conversione”?

Dalla data di notifica fino all’ottenimento della certificazione biologica, è possibile utilizzare il marchio “in conversione all’agricoltura biologica”. Questo periodo di transizione di solito ha una durata di 2-3 anni ed è necessario per fare in modo che i terreni, le agricolture e tutti i processi produttivi siano completamente decontaminati da qualsiasi sostanza chimica di sintesi o prodotti OGM.

Bisogna fidarsi solo della certificazione biologica?

Sicuramente esistono agricoltori che coltivano prodotti sani nel rispetto dell’ambiente anche senza possedere la certificazione biologica. Se li conosciamo personalmente, è facile fidarsi di loro. La maggior parte delle volte, però, non possediamo informazioni sulle sostanze o sui metodi da loro utilizzati e dunque la certificazione biologica è l’unico modo per essere certi della natura “bio”.

“Bio” significa ovunque la stessa cosa? Anche all’estero?

Non proprio. L’agricoltura biologica è disciplinata con rigore dai regolamenti CE n.834/07 e 889/08. In Italia la normativa sul “bio” è più rigida rispetto agli altri Paesi europei, soprattutto per quanto riguarda la contaminazione accidentale. Se in Italia un prodotto “bio” viene accidentalmente contaminato da sostanze non ammesse, non è venduto come biologico. In altri Paesi, invece, sì.

Perché un prodotto “bio” è più costoso?

  • I fertilizzanti naturali hanno un costo maggiore rispetto a quelli di sintesi.
  • Il raccolto è di quantità inferiore.
  • Per tenere sotto controllo le piante infestanti si impiegano mezzi meccanici e fisici generalmente molto onerosi.
  • I costi di distribuzione incidono in misura sensibile, anche se le possibilità che scendano sono notevoli considerando che i trend di diffusione del biologico sono in crescita.

Però, se considerassimo i danni causati all’ambiente dall’agricoltura chimica, il costo degli alimenti bio sarebbe decisamente inferiore rispetto a quelli convenzionali.

Sapevi che… l’uso abituale di alimenti “bio”, soprattutto nel bambino in fase di crescita, garantisce una migliore qualità del sangue e una minore quantità di tossine da smaltire?

Ogni volta che consumi un prodotto con l’etichetta “bio”, stai contribuendo attivamente alla salute dell’uomo e dell’ambiente!

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ambiente

Ambiente: l’importanza di una giornata dedicata!

Il 5 giugno si celebra la “Giornata Mondiale dell’Ambiente”.

Adozione di alberi. Frutta bio. Esclusione di qualsiasi sostanza di sintesi chimica nella coltivazione. Raccolta e spedizione nell’arco dello stesso giorno. Questi sono da sempre i marchi di fabbrica di Biorfarm!

E così, è facile immaginare che quando sentiamo parlare di “Giornata Mondiale dell’Ambiente”, ci sentiamo ampiamente coinvolti. Il tema dello scorso anno scelto dall’ONU era “Connettere le persone alla Natura”. Noi cerchiamo di fare proprio questo, accorciando la filiera e mettendo in contatto diretto il consumatore con l’agricoltore. Inoltre forniamo anche la divertente possibilità di raccogliere da sé la frutta dall’albero adottato.

Il tema della “Giornata Mondiale dell’Ambiente” di quest’anno è invece “Lotta alla plastica monouso” (link). Siamo rimasti sconcertati nel leggere che annualmente circa 8 milioni di rifiuti plastici devastano gli oceani sterminando intere specie animali. Ancora più sconcertante è prendere consapevolezza che la colpa è di tutti. Infatti, nel mondo ogni minuto vengono acquistate 1 milione di bottiglie di plastica. Di queste, soltanto una piccola parte viene riciclata poiché è un materiale molto difficile da recuperare. Il Paese che nel 2018 ospiterà questa giornata dedicata all’ambiente è l’India, ottimo esempio per tutti, essendo una delle nazioni con il più alto tasso di riciclaggio al mondo.

Plastica

La ricorrenza è stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1972 (link). Da allora, si pone l’obiettivo di sensibilizzare i governi e la popolazione sulle grandi tematiche ambientali. L’errore più grave che possiamo commettere è pensare di essere impotenti davanti ad un problema così grande. Tutti nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa per tutelare la natura.

E anche Biorfarm si è rimboccata le maniche per l’ambiente!

Per le nostre spedizioni, abbiamo scelto soluzioni che garantissero la freschezza del frutto appena colto e al tempo stesso il rispetto dell’ambiente e della natura. Così, i nostri box in EPS riciclabili, che ci consentono di garantire una freschezza di 72 ore, sono gli unici smaltibili nel contenitore della plastica. Le altre nostre soluzioni sono: i box riciclabili e smaltibili nel contenitore della carta, le chips biodegradabili e smaltibili nel contenitore dell’organico e il ghiaccio gel che è addirittura utilizzabile all’infinito riponendolo nel freezer!

Il fondatore di Biorfarm Osvaldo De Falco sostiene che:

“L’idea di Biorfarm nasce in difesa della natura, sosteniamo i piccoli agricoltori e i loro frutti di qualità coltivati senza l’uso di sostanze chimiche. Stiamo cercando di completare la nostra lotta per la tutela dell’ambiente, non soltanto dal lato dei prodotti, ma anche da quello dei contenitori utilizzati per spedirli. Lavoriamo sempre per ridurre al minimo l’impatto ambientale e l’utilizzo di materiali di imballaggio. Utilizziamo principalmente contenitori di carta riciclata e riciclabile.

Anche se rappresenta uno dei nostri primari obiettivi, non siamo ancora riusciti ad eliminare totalmente la plastica. Il polistirolo continua a rivelarsi il compromesso migliore tra la garanzia di freschezza della frutta e il rispetto dell’ambiente, essendo totalmente riciclabile e composto per il 98% di aria. Ovviamente, tutta la filiera deve fare la sua parte, compreso chi riceve o porta a casa i contenitori in polistirolo, riciclandoli nel modo corretto, ovvero nel contenitore della plastica.

In Biorfarm siamo alla costante ricerca di soluzioni alternative all’EPS, che garantiscano isolamento termico adeguato. Stiamo valutando alternative come il “simil-polistirolo” derivante da alghe e funghi. Ci stiamo informando su innovativi sistemi di isolamento che prevedono esclusivamente l’utilizzo di carta riciclata. Tutto il resto del materiale che utilizziamo per le nostre spedizioni, comunque, è in parte smaltibile nel contenitore della carta, in parte nell’organico e il ghiaccio gel è riutilizzabile senza limiti. Sappiamo quanto è importante che ognuno di noi faccia la sua parte per proteggere il nostro pianeta e Biorfarm non si tirerà mai indietro in questa lotta!”

E voi? Pensate alle vostre azioni quotidiane e individuate quelle che possono in qualche modo danneggiare l’ambiente. Fatto? Adesso trovate un’alternativa e… “Save the nature, save yourself!”

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È solo l’inizio. Grazie di cuore da Biorfarm!

Era il 7 dicembre 2017 quando è iniziata una nuova avventura e Biorfarm era così:

 

Un concentrato di energia con la voglia di dare il massimo e un progetto tra le mani da far diventare reale: dare vita alla più grande azienda agricola condivisa al mondo.

Abbiamo iniziato proprio come un agricoltore farebbe con la sua terra: coltivando un seme, curandolo ogni giorno, dedicando alla sua crescita tutto l’amore di cui ha bisogno.

I membri della nostra community non si sono fatti attendere: nel 2016 Biorfarm aveva un solo farmer e 300 utenti, ma questi numeri erano destinati a crescere. Ben presto saremmo arrivati a contare oltre 1.500 consumatori che hanno scelto di portare a tavola uno stile di vita sano, equilibrato e che metta al primo posto la salute e il rispetto dell’ambiente.

Così, siamo andati avanti con tenacia e con il desiderio costante di spingerci oltre e avere fiducia in un progetto che avrebbe senza dubbio contribuito a rendere la realtà che viviamo migliore, più innovativa e con meno sprechi. Il 7 dicembre comincia la nostra nuova avventura grazie al lancio della campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma CrowdfundMe. Il nostro obiettivo? 80.000 euro da raccogliere in soli 60 giorni.

Due mesi possono davvero volare in un lampo quando le sorprese sono così tante!
Hanno scritto di Biorfarm testate giornalistiche importanti del calibro de Il Sole 24 Ore e Start Up Italia, siamo stati intervistati da Enrico Pandian, ma anche da Paolo Vasari di Natura Digitale  e da Maria Rita Corda di Ehabitat; siamo persino arrivati tra le prime 4 start up finaliste in Italia al contest internazionale Chivas Venture, una competizione annuale che premia da anni gli imprenditori che con le loro innovazioni vogliono cambiare il mondo. La serata trascorsa al Palazzo Gessi  di Milano è stata incredibile e la ricordiamo ancora con tanta emozione e gioia.

Abbiamo anche ricevuto il supporto concretamente da investitori importanti che hanno creduto in noi fin dagli esordi come  Riccardo Donadon CEO&Founder di H-FARM, Marco Nannini di Impact Hub e SIT – Innovation Team.

Insomma, non ci siamo mai sentiti soli in questa esperienza eccezionale che ha raggiunto da subito risultati eccezionali.

Ciò che ci ha resi davvero orgogliosi del lavoro svolto, però, è il supporto che tutti voi ci avete dimostrato e che ha superato del 375% tutte le nostre aspettative.

Già, perché l’obiettivo della campagna è stato raggiunto a soli 20 giorni dall’inizio della raccolta fondi, andata avanti fino al 18 febbraio con un prolungamento di 15 giorni per consentire a quanti più sostenitori di entrare a far parte della nostra famiglia.

Domenica notte è stato senza dubbio il momento più eccitante di questi mesi: grazie alla campagna di crowdfunding abbiamo avuto l’opportunità di raccogliere ben 300.000 euro, ovvero il massimo che potevamo ottenere dalla raccolta, e di poter sancire ufficialmente l’inizio di una nuova ed esaltante avventura, quella che ci porta dritti verso il 2019, anno in cui abbiamo pianificato di raggiungere altri traguardi importanti per Biorfarm e per la natura.

Ma, soprattutto, per voi.

Puntiamo, infatti, a realizzare un network ancora più grande ed efficiente, che connetta oltre 220 imprese di settore con l’obiettivo di soddisfare le esigenze di più di 75.000 utenti solo in Italia.

Grazie al sostegno di chi ha creduto che scegliere la natura fosse la decisione più giusta da prendere, potremo raggiungere gli obiettivi iniziali: incrementare il numero dei digital farmer bio partner, rilasciare un’app mobile che consenta ai consumatori di monitorare al meglio il proprio campo di alberi da frutto, aumentare l’offerta e migliorare gli aspetti logistici.

Questa non è la fine della raccolta fondi, ma l’inizio della costruzione comunitaria e solidale di una realtà che coinvolge e non sfrutta, che condivide e sceglie di vivere in un mondo sano e più giusto.

Con il motto “#SostieniLaTuaTerra, Scegli la Natura” abbiamo trascorso più di 60 giorni che ci hanno regalato felicità e soddisfazioni.

Oggi continuiamo la nostra strada più forti di prima perché adesso, con noi, ci siete tutti VOI.

Grazie!

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Chi sceglie la natura riceve buoni frutti!

 

26 giorni rimanenti, 71 nuovi soci BIORFARM, 146% di capitale raccolto. I primi numeri del 2018 confermano i trend positivi dello scorso anno e ci fanno sperare in un cambiamento radicale che riguarda in primis il futuro del nostro progetto, ossia di creare la più grande comunità agricola virtuale al mondo. Mentre, su larga scala, indica la creazione di un nuovo paradigma nell’industria agroalimentare e del bio che si focalizza sulla corretta informazione e sulla corretta alimentazione.

Voi siete stati e continuate ad essere i protagonisti di questo bel cambiamento: la vostra sana curiosità, il vostro sostegno, le vostre recensioni positive ed infine i vostri investimenti nella nostra campagna di crowdfunding. A voi rivolgiamo il nostro grazie più sentito, perché ognuno di voi, in misura diversa, ha contribuito al raggiungimento dell’obiettivo di € 80.000 in meno di un mese e continua ad aderire alla nostra raccolta di capitali online. Una grossa fetta di investimenti ci è stata donata dai nostri partner e da investitori professionali ma quello che ci rallegra maggiormente è vedere il nostro capitale crescere grazie alla fiducia e al coinvolgimento di investitori privati, consumatori accorti e utenti lungimiranti che hanno scelto di diventare nostri soci e sposare la nostra missione e i nostri valori.

Parallelamente all’esito positivo della campagna #SostieniLaTuaTerra, nel corso dell’ultimo mese, abbiamo assistito ad un’impennata vorticosa delle adozioni degli alberi da frutto. Questo ci spinge a credere, quindi, che l’attenzione al cibo sano, l’importanza di una filiera corta e una relazione più diretta fra produttore e consumatore siano temi cari tanto a noi quanto al mercato di oggi e di domani.

Noi, da parte nostra, non smettiamo mai di sognare e convogliamo ogni giorno le nostre energie per migliorare il nostro servizio, soddisfare le vostre richieste e consegnarvi prodotti davvero di qualità. E voi, da parte vostra, non smettete mai di stupirci con il vostro entusiasmo e i vostro appoggio incondizionato. GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!

Per rimanere aggiornati sulla nostra campagna di equity crowdfunding cliccate qui.

#SostieniLaTuaTerra

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Dal passaparola al crowdfunding: esordio vincente per Biorfarm

16 investimenti attivi e tanti ancora da approvare, centinaia di messaggi di sostegno, una rassegna stampa che assume sempre più i contorni di un vero e proprio successo mediatico: ad una settimana dal lancio della nostra prima campagna di crowdfunding su CrowdFundMe, Biorfarm vince su tutti i fronti. In poche ore fioccano gli articoli su testate di prestigio come StartupItalia,  ilSole24Ore, Tgcom24AdnKronos, Affaritaliani.

Non potremmo chiudere questa settimana con un sorriso sulle labbra più grande di questo.  Siamo davvero tanto felici che il nostro progetto sia stato compreso, accettato e condiviso da moltissimi utenti, prima come consumatori e agricoltori digitali, adesso come investitori. Il 2017 è stato un anno molto fortunato per il settore del biologico che si impone sui mercati con un trend in crescita del 3,4% sulle vendite totali dell’alimentare e registra una percentuale del 25,1% (5,2 milioni) di famiglie che acquistano prodotti biologici almeno una volta a settimana. Sembra dunque il processo inarrestabile di nuova consapevolezza e interesse verso il cibo sano e l’informazione in campo agroalimentare, considerato anche che le famiglie che acquistano almeno un prodotto bio in un anno sono 20,5 milioni, 1 milione in più rispetto al 2016.

#SostieniLaTuaTerra, il nome che abbiamo scelto di dare alla nostra campagna, rappresenta, quindi, un chiaro segnale che qualcosa sta cambiando, che una grande rivoluzione culturale ed economica è già in atto anche nel nostro Paese. La nostra mission, creare la più grande comunità agricola condivisa al mondo, ridefinisce un nuovo habitat economico connettendo il mondo del digitale al settore primario e pone l’accento sull’importanza di accorciare la filiera produttiva tra agricoltori locali e i consumatori.

Dietro l’adozione di alberi da frutta, infatti, c’è molto di più di un’operazione commerciale. Quello che abbiamo fortemente voluto noi di Biorfarm è dare vita ad un social marketplace in cui valori e relazioni concorrano parimenti a vantaggio di tutte le parti coinvolte: un’opportunità per gli agricoltori locali di potenziare le loro aziende e prosperare in qualità, ricevendo un compenso più giusto; un beneficio per i consumatori che ricevono direttamente a casa la frutta raccolta dai propri alberi, genuinamente fresca e consegnata entro 48h dalla raccolta. Infine, un profitto per gli investitori che hanno la possibilità di accedere alle quote della nostra società e dividere gli utili.

La bontà del nostro progetto ha già valicato i confini delle nostre menti, entrando a far parte del programma Food Accelerator di H-Farm, ottenendo il premio di Google come Ambassador delle per la digitalizzazione delle PMI e di SMAU per l’innovazione di processo. E adesso, centinaia di messaggi sui social, email, e l’interesse della stampa.

Grazie di cuore a tutti i nostri sostenitori!

Mancano 52 giorni alla chiusura della nostra campagna di crowdfunding sulla piattaforma CrowdFundMe. Entra a far parte della nostra comunità e diventa socio Biorfarm!

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Sostieni la tua Terra, investi in Biorfarm

 

Partecipa alla nostra campagna di crowdfunding su Crowdfundme e aiutaci a diventare la più grande comunità agricola digitale nel mondo.

Per Biorfarm il 2017 è stato un anno di grande crescita, sacrifici ripagati e speranze ben riposte. Nel corso di questo anno abbiamo raddoppiato i risultati raggiunti nel 2016 e salutiamo Dicembre con una sfida ancora più avvincente. Da oggi, infatti,  è attiva su Crowdfundme la nostra campagna di crowdfunding a sostegno dell’agricoltura biologica, a sostegno della nostra terra.

Perché abbiamo deciso di lanciare una campagna di crowdfunding?

Biorfarm nasce come una comunità agricola virtuale e virtuosa, in quanto tutti gli agricoltori che aderiscono al nostro progetto ricevono il giusto compenso per il loro lavoro e si adoperano quotidianamente per la difesa della natura e della qualità dei prodotti che offriamo. Sempre più consumatori hanno riscoperto il piacere di assaporare il gusto fresco della frutta davvero biologica, appena raccolta, coltivata senza pesticidi, a prezzi accessibili, direttamente a casa loro.

Il nostro obiettivo è di raggiungere €80.000,00 per allargare la nostra offerta ad altra frutta, altri ortaggi ed altri prodotti per poter fornire a tutti la possibilità di ricevere qualsiasi prodotto Bio di alta qualità dalla propria farm digitale su Biorfarm. Vogliamo lanciare un progetto pilota in Germania e pianificare lo sviluppo di Biorfarm al di fuori dei confini nazionali entro il 2019 per estendere le opportunità di nuove collaborazioni con agricoltori locali e imprese commerciali. Con il tuo supporto, inoltre, provvederemo a perfezionare la nostra piattaforma web e implementeremo un’App per facilitare l’interazione tra utente e consumatore e migliorare l’esperienza con il campo digitale.

Tanta strada abbiamo percorso, tanta strada c’è ancora da percorrere. Il nostro modello è unico in Europa ed è un fortissimo segnale di cambiamento positivo verso una cultura più green e sostenibile, verso una nuova consapevolezza ambientale, verso il rispetto per il settore agricolo, così fondamentale per tutti noi, eppure così bistrattato.

 

Perché tu puoi fare la differenza

Decidere di sostenerci vuol dire entrare a far parte della nostra grande famiglia e condividere la nostra causa. Partecipare al nostro progetto significa contribuire ad una vera e propria rivoluzione culturale e sociale. Abbracciare la nostra filosofia equivale a creare un ecosistema sempre più verde nel quale tutti potranno godere di una propria oasi naturale, salvaguardare e accrescere la rete di agricoltori locali, scegliere la qualità e una vita più sana.

Per far fronte alle tantissime richieste che ci arrivano da ogni parte d’Italia, migliorare l’esperienza come consumatori e agricoltori digitali e continuare a sostenere centinaia di agricoltori locali abbiamo davvero bisogno di te!

Scopri i dettagli del nostro progetto su Crowdfundme e partecipa alla campagna.

#SostieniLaTuaTerra, sostieni Biorfarm!

 

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Pronti per i nuovi Alberi? Iniziamo a conoscerli: l’albicocca Pellecchiella

 

L’albicocca. Un frutto apprezzato dovunque.

L’albicocca ha una storia antichissima. Proveniente dalla parte nord orientale della Cina dove crescerebbe in natura selvatica da più di 4000 anni, scoperta da Alessandro Magno e portata in Italia ed in Grecia dai Romani durante il 60 a.C., già nel I° secolo d.C godeva a quanto pare di una certa fama tanto da spingere Plinio il Vecchio a menzionare la presenza di queste bellissime piante alle pendici del Vesuvio! Rappresentando uno dei maggiori produttori mondiali ed Europei di albicocche, il nostro Paese ha in effetti un legame particolare con questo frutto. Parte della famiglia delle Rosacee –  quella della Ciliegia, la Pesca e la Prugna – l’albicocca rappresenta uno dei frutti  più apprezzati dal mercato che considera la sua praticità, il gusto e le enormi proprietà nutrizionali elementi importanti nella scelte di ogni giorno. Il frutto si presenta con una forma ellittica con la buccia di colore giallo ed arancione ed un gusto molto dolce nonostante lo scarso apporto in termini di grassi e calorie: apporta infatti solo 48 calorie ogni 100g. Si tratta di un frutto ricco di minerali e di potassio e betacarotene, precursore della Vitamina A. Anche Vitamina C e Vitamina E.

Vi parliamo dell’alL’Albicocca Vesuviana

Tra le varie tipologie di albicocche coltivate dai piccoli agricoltori Bio del nostro territorio abbiamo scelto di parlarvi di quella che per noi rappresenta più di tutte un’eccellenza territoriale, in un contesto geografico che già di per se è fonte di molte prelibatezze nazionali: l’Albicocca Vesuviana.

Di origine Campana, molto diffusa nei territori alle pendici del Vesuvio, l’Albicocca Vesuviana, che comprende diverse varietà del territorio tra cui Pellecchiella, Portici e Vitillo, è tra le più prestigiose tra quelle presenti sul mercato. Questa albicocca, di origini antichissime, si caratterizza per la sua forma leggermente allungata, il sovracolore rosso sfumato e la leggera puntinatura esterna. La sua polpa racchiude tutto il sapore dolce del frutto…una vera delizia per il palato! Il periodo di maturazione è compreso tra fine Giugno a fine Agosto: una volta raccolti i frutti, la nostra agricoltrice Antonella Dell’Orto, che si occupa della coltivazione bio delle albicocche nel territorio della Piana del Sele, sarà pronta a spedire la vostra frutta direttamente a casa!

 

Inizia subito a creare il tuo Campo Digitale per non perdere l’opportunità di adottare gli Alberi di Albicocche Bio per la nostra Comunità. Clicca qui e scegli il tuo Albero!

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Manca poco al Sana 2017: nella casa italiana del Bio, Biorfarm c’è!

 

Ormai da un paio di anni – da quando Biorfarm è nata possiam dire – prima di andare in vacanza, tutto il nostro team vive, questo periodo a ridosso delle vacanze estive, con un’importante sensazione di trepidazione, un misto tra ansia e curiosità. Il motivo?

Sono i giorni in cui vengono ufficializzati un po’ per volta tutti quei rumors e notizie, sulla principale fiera italiana sul mondo del biologico e del naturale: il Sana. Un palcoscenico dove gli amanti della natura, del cibo e dei prodotti Bio, ma anche semplici curiosi su un approccio alla vita più sano e legato alla terra, s’incontrano e condividono l’un con l’altro pensieri, idee e prodotti per un mondo migliore e più sostenibile.

Per strenui difensori della natura come noi di Biorfarm, la partecipazione al Sana non è solo un’opportunità ma rappresenta un dovere.

Ed è per questo che siamo orgogliosi di annunciare che per il terzo anno consecutivo prenderemo parte come Partner e Sponsor dell’area Sana Novità a questo importante evento che si terrà da Venerdì 8 Settembre a Lunedì 11 Settembre a Bologna, nello spazio fieristico di Bologna Fiera.

 

La crescita del naturale e del Bio continua

L’edizione del 2016 ed i numeri che caratterizzano il Sana 2016 vanno a braccetto e confermano la crescita di un settore che non accenna a rallentare. Più di 47.000 partecipanti e buyer provenienti da 27 Paesi. Più di 800 aziende distribuite su uno spazio espositivo di circa 50.000 mq con più di 15 eventi eventi e workshop al giorno. Numeri che danno forza al ruolo di un Paese come quello dell’Italia che già da anni si è fatto capofila di una modalità di coltivazione e di produzione che per valori e prodotti utilizzati rappresenta il primo passo da compiere per una sostenibilità a 360°.

Come ogni anno, le novità in questo importante evento, non mancano: la riorganizzazione di alcuni settori e nuove categorie espositive sono solo due delle sorprese di questa edizione che si presenta tra le più interessanti degli ultimi anni.

L’ultimo padiglione sarà destinato al Green Lifestyle, che quest’anno vede l’inserimento di nuove sottocategorie a conferma della maggior attenzione per i consumatori verso queste tematiche. In effetti, dando un’occhiata generale agli spazi dell’evento, salta subito all’occhio un’offerta espositiva che sembra coprire tutte le declinazioni di un approccio naturale alla vita di ogni giorno.

Dall’ area Home&Office che ospiterà soluzioni green per la casa e l’ambiente di lavoro a quella Mom&Kids che si focalizzerà sui prodotti ecologici e naturali per la crescita, il gioco, la cura e l’abbigliamento di neonati, bambini e mamme. Dalla novità Mobility per una mobilità sostenibile a quella Clothing&Textiles dedicata invece ad abiti, calzature e accessori eco-friendly. Non mancherà infine un’area Pet&Garden, dedicata ai nostri amici quattro zampe ed ad un’offerta naturale per i nostri giardini, terrazze e piante ed infine uno spazio espositivo per il tempo libero: nell’area Hobby&Sport ed in quella Travel&Wellness troveremo offerte di viaggio, soggiorni e trattamenti per il nostro benessere.

Ma il Sana è molto di più. Oltre al SanaShop, dove sarà possibile acquistare direttamente i prodotti esposti ed al Vegan Fest, la più importante iniziativa nazionale sul mondo Vegan, ci saranno come ogni anno iniziative dedicate all’approfondimento ed al networking su questi temi come Sana Academy e l’Osservatorio Sana.

Insomma, un evento da non perdere per tutti coloro che come noi di Biorfarm fanno della natura e l’amore per la terra sotto ogni sua declinazione, più che un semplice interesse, un vero stile di vita.

 

Noi di Biorfarm, ti aspettiamo al Sana nell’area SanaNovità, più carichi che mai e come sempre felici di prender parte ad iniziative che hanno in comune con Biorfarm la grande battaglia verso un mondo più naturale e più sostenibile.

 

Corri sul sito ufficiale del Sana, per scorprire di più sul programma e sui suoi eventi! Clicca qui!

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Siccità: agricoltura in ginocchio. I nostri farmers resistono!

 

 

Poche volte negli ultimi 200 anni si era vista un’Italia così a secco. Cambiamenti climatici, poche piogge, infrastrutture non adeguate; le cause sono molteplici ed ognuna con una sua storia. Ma a volte cercare i colpevoli, è un’attività che andrebbe svolta successivamente. Prima può essere utile fare un punto della situazione per capire l’entità del problema.

Quest’anno in Italia ha piovuto il 60% in meno della media annuale ed il risultato di questo dato non poteva che riflettersi nello stato di salute dei nostri fiumi e dei nostri laghi. Il Po è circa 3.5 metri sotto lo zero idrometrico – mezzo metro sotto il livello dell’anno scorso -. Il Lago di Garda è appena al 34,4% della sua capienza media e su quello di Bracciano, vicino Roma  – di cui avrete sentito parlare nei giorni recenti – il Geologo Anguillara afferma che “..non è mai stato così basso dai tempi dei Romani”.

E sebbene i problemi, quelli “veri” come razionamento e assenza totale, non abbiano ancora colpito la stragrande maggioranza dei cittadini Italiani, i danni già si contano e fanno paura. Secondo il report presentato circa 10 giorni fa dalla Coldiretti, ammontano già a più di 2 Miliardi di Euro i danni per il comparto agricolo causati da questo fenomeno che ha reso aridi 2/3 dei campi nazionali.

Situazione critica, da Nord a Sud

Questa volta non si tratta di un problema limitato al Nord, o del Sud del Paese. I danni ed i problemi sono così diffusi che ben 10 Regioni Italiane sono pronte secondo l’Ansa a chiedere lo stato di calamità al ministro Martina. Da Nord a Sud, passando per il Centro, l’agricoltura e l’allevamento appaiono in ginocchio.

In Lombardia, le perdite ammontano a circa 90 milioni di Euro. Frumento, mais, ma anche latte e anche allevamento, risultano i più colpiti. Situazione simile in Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Veneto, dove lo stato di crisi è stato in verità già sancito attraverso l’emissione di 3 ordinanze. Emilia Romagna e Liguria non se la passano meglio, in quanto oltre ai già grandi problemi causati dalla siccità, devono fronteggiare ulteriori danni causati rispettivamente da gelate ed incendi. Per non parlare del Trentino, regione del nostro Paolo Rossi, dove la situazione è al limite del disastro: ai danni dei grandi giorni di freddo di pochi mesi fa, le purtroppo famose “gelate”, si aggiungono quelli della siccità. La Coldiretti parla di danni che raggiungono il 100% delle coltivazioni per alcune aziende agricole.

Anche al Centro i numeri parlano chiaro. In Toscana i danni ammontano per la Coldiretti a 200 Milioni; nelle Marche circa 30 ed oltre il doppio in Umbria, dove grano, orzo, mais, olio e miele fanno segnare diminuzioni nella coltivazione anche fino al 60%. Stessa situazione nel Lazio ed in Abbruzzo dove nella sola Marsica le perdite di ricavi arrivano a 200 Milioni.

Sud ed Isole non sono da meno. In Campania, la Regione ha già chiesto lo stato di calamità naturale a fronte di danni di circa di 200 Milioni. Anche Puglia e Basilicata soffrono gravi problemi di siccità con la seconda più a rischio della prima, dove se non dovesse piovere ancora per settimane si arriverebbe ad un meno 30% nella produzione di Olive. Infine la nostra amata Calabria, che purtroppo è nel gruppetto di testa di questa triste classifica con 310 Milioni di Euro di danni che vanno ad aggiungersi ai già menzionati problemi causati dai frequentissimi incendi delle ultime

Quali sono le cause?

Un mix di cause naturali e mala gestone dell’infrastruttura e delle risorse sembrano essere in questa prima fase, le cause di questo grave fenomeno. Secondo Morabito, climatologo del CNR, se stiamo vivendo questa siccità è “..perché stiamo pagando adesso le conseguenze della scarsità di piogge registrata nel periodo autunno-inverno, mesi nei quali ha piovuto troppo poco e l’acqua non ha quindi riempito le falde”.

Altra motivazione però è da ricercarsi in quel dato pubblicato dall’Ispra che valuta la perdita media d’acqua in 116 capoluoghi di provincia di circa il 35,4%. Si passa dalle percentuali modeste come quelle del 12,2% di Milano fino a contesti dove più dei due terzi dell’acqua viene persa come il 77% di Cosenza.

Pianificazione, programmazione, prevenzione e ricerca sono per noi di Biorfarm le possibili soluzioni a questo tipo di problema. C’è comunque bisogno di tutti, governo, aziende, cittadini, agricoltori. Tutti dovremmo far la nostra parte verso una gestione più efficiente della materia prima.

 

Come stanno i nostri agricoltori?

Gli Alberi di Mele e di Pere della nostra Comunità, ovvero quelle degli Alberi offeri in adozione e curati da Paolo, al momento nonostante alcuni danni subito da Paolo pare abbiano superato il periodo più brutto, merito anche della posizione dell’Az. Agricola Rossi a ridosso del Lago di Santa Giustina in Val di Non.

Guglielmo, dopo aver superato un brutto momento alcune settimane fà in seguito a dei danni causati da un incendio nella sua tenuta, grazie ad un’ottima programmazione è riuscito fino ad ora a far fronte a questa emergenza, limitando per fortuna i danni.

Stessa situazione per Paolo De Falco che ha limitato i danni alle sue coltivazioni grazie ad alcuni interventi idrici effettuati anni fà per mitigare qualsiasi rischio di questo tipo.

 

 

Vi terremo costantemente aggiornati, ma per fortuna almeno per il momento il peggio sembra esser passato!

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Nuovi Agricoltori e nuovi Alberi per il tuo Campo Biorfarm!

Sono più di due mesi che Osvaldo ed i nostri agronomi di fiducia girano l’Italia, visitando piccole aziende agricole. Lo scopo, oltre ad assaggiare personalmente tutte le bontà tipiche italiane, è quello di individuare possibili nuovi membri della nostra Comunità ovvero nuovi Agricoltori locali con nuovi Alberi da adottare.

 

Richieste da parte di agricoltori ce ne sono state tante e l’idea di partire con la ricerca è in realtà di fine Febbraio. Quando nonostante il team fosse preso dalla creazione del nuovo sito e dalla gestione quotidiana della Comunità, le richieste da parte dei membri della nostra Comunità su nuova frutta e nuovi alberi da adottare continuavano a crescere in numero ed in frequenza.

Come già sapete, l’obiettivo è quello di creare la più grande Azienda Agricola condivisa al mondo. Una comunità agricola con moltissimi agricoltori distribuiti lungo tutto il territorio (Italiano, per il momento!).

Vogliamo che ci siano più agricoltori per Regione, che questi riescano ad emergere e ad essere online con le loro eccellenze territoriali, e che chiunque possa divenire partecipe della coltivazione e della produzione biologica di ciò che porta a tavola! Soprattutto vogliamo che questi piccoli produttori locali continuino a difendere la nostra biodiversità, che ha fatto dell’Italia uno dei Paesi più ‘green’ d’Europa – dati Coldiretti – ed è l’unico Paese al mondo con 4.965 prodotti alimentari tradizionali censiti, 291 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, ma è anche leader in Europa con quasi 60mila aziende agricole biologiche e ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni Ogm e la carne agli ormoni. 

Un segnale allarmante arriva poi da Coldiretti. In Italia, nel 1900, si contavano 8mila varietà di frutta, mentre oggi si arriva a poco meno di 2mila e, di queste, ben 1.500 sono considerate a rischio di scomparsa anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell’offerta. “L’omologazione e la standardizzazione delle produzioni a livello internazionale – spiega Coldiretti – mettono a rischio anche gli antichi semi della tradizione italiana sapientemente custoditi per anni da generazioni di agricoltori”. La perdita di biodiversità riguarda l’intero sistema agricolo e di allevamento con il rischio di estinzione. 

Anche per questo noi esistiamo, per chi vuole preservare la biodiversità del nostro paese! Se stai pensando a qualche agricoltore che fa al caso nostro scrivici e suggeriscilo utilizzando il form Contatti nel nostro sito.

 

E se invece hai anche tu una preferenza su quale frutto vorresti, commenta in basso e partecipa attivamente a questa rivoluzione positiva! Decidi tu quale vorresti che fosse il prossimo albero da poter adottare e aggiungere al tuo campo!

 

Proveremo sempre a darti la possibilità di aggiungere al tuo campo digitale, tutti i tuoi prodotti Bio preferiti! E se non trovi il tuo frutto, non esitare a scriverci ed a suggerircelo, faremo il possibile per accontentarti.

#salviamoifrutti

 

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