Mela Fuji Bio – Rosso passione, tra pectina e ricette

Mela Fuji Biorfarm

Impara con noi a conoscere la nostra Mela Fuji Bio.

Negli Stati Uniti questa straordinaria e croccante mela è conosciuta come la varietà più dolce al mondo oltre che quella con una facilità di conservazione unica che la rende disponibile in più mesi dell’anno.

Le mele Fuji sono nate nella seconda metà degli anni ’30 in Giappone. Si tratta nello specifico di una tipologia di mele a metà tra due classiche varietà di mele americane le “Red Delicious” e le “Virginia Ralls Janet”.

Si sono diffuse poi nei paesi produttori di mele non asiatici grazie al loro particolare sapore, molto dolce.

In Italia si diffonde nella seconda metà degli Anni ’90, in particolare nella pianura emiliana veneta e nei fondo valle alpini, concentrandosi sia nella provincia di Bolzano che in Piemonte.

Le Fuji sono tra le ultime varietà di mele ad essere raccolte ovvero da metà ottobre in poi, quando le cime più alte delle Valli sono già imbiancate dalla neve. E’ proprio questo lungo periodo di crescita che consente alle mele di accumulare tanti zuccheri e di acquisire quello squisito gusto dolce. Incredibilmente soda e compatta, risulta molto croccante ed ha un sapore eccellente grazie alla polpa molto succosa e con elevati contenuti zuccherini.

 

Dal punto di nutrizionale, le mele Fuji bio logiche non rappresentano la varietà con il quantitativo di polifenoli più alto rispetto alle altre varietà di mele presenti, come la Golden o la Renetta, ma ciò non vuol dire che anche questo tipo di mela sia utilissimo per la tua salute. Le Fuji sono riconosciute da molti infatti come un toccasana quando si soffre di colite, soprattutto grazie alla grande quantità di pectina, questa fibra solubile che non irrita le mucose e favorisce il traffico in caso di stipsi.

 

 

Scheda Tecnica: Mele Fuji

  • Dimensioni: medio-grandi

  • Colore: Colore rosso con fondo verde-giallo

  • Forma: Tondeggiante e regolare con un rapporto minore di 1 tra la lunghezza gli assi verticale ed orizzontale. Soda e buccia sottile, naturalmente ricca di pectina

  • Polpa: Polpa molto croccante e succosa.

  • Gusto: Gusto deciso, dolce ma stemperato da una nota acidula

  • Raccolta: da fine Settembre

  • Suggerimenti di conservazione:  ideale da mordere come snack o per merenda, perfetta anche nelle insalate e nelle ricette più ricercate! Si conserva dopo l’acquisto inserendo il prodotto nello scompartimento “Frutta e verdura” del normale frigorifero di casa (temperatura ideale 3-4 °C) estraendole non oltre 2 ore prima del consumo. Evitare di conservare i frutti per più giorni in condizioni di temperatura ambiente – sia in estate che in inverno – in quanto temperature superiori a 4°C accelerano il processo di maturazione dei frutti ed il decadimento delle caratteristiche organolettiche e fisiche della polpa. 

 

filetto-di-maiale-con-prosciutto-e-mele

Come le mele Renetta, anche le Fuji sono particolarmente indicate in cucina per il loro sapore particolarmente dolce. In basso qualche ricetta culinaria per utilizzare al meglio la frutta del tuo albero:

 

Cestini di Parmigiano con insalata croccante alle mele

Spianatine cone mele e mpeck

Filetto di maiale con prosciutto e mele

Scampi con lattuga e mela al curry

Mele al forno ripiene

Muffin alle mele

 

Conosci altre gustose ricette culinarie in cui utilizzi le mele Fuji? Condividile con noi sulla nostra pagina Facebook o Twitter basso, aiuterai tutta la Comunità a Biorfarm ad utilizzare nel miglior modo possibile le mele bio del proprio albero.

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Perché adottare un albero?

Adottare Online?

Da circa un decennio, piccole e medie imprese di tutta Italia, agricole e non, date le difficoltà oggettive nel commercio tradizionale dei prodotti, cercano canali di vendita alternativi. Spesso, dietro consiglio delle giovani leve familiari, mettono a disposizione i frutti del loro lavoro su siti di e-commerce oppure creando piattaforme di adozione virtuale, come nel caso di Biorfarm

Si possono adottare piante e alberi di ogni tipo, ma anche cucciolifilmparolemaiali (che purtroppo diventeranno insaccati!) e persino bei ragazzi.

Mettendo da parte i tipi di adozione più stravaganti, ciò che di buono può fare il web di questi tempi è avvicinare –  a costo ridottissimo – le famiglie alle attività che più amano, ma che riescono a praticare con difficoltà. Un viaggio, un cane, una vita di campagna, fanno bene al corpo e alla mente, ma sempre più spesso è troppo complesso per un genitore abbandonare il lavoro in città o permettersi troppi svaghi. Eppure i nostri familiari ci chiedono di amarli e di prenderci cura di loro, anche con poco.

E’ pensando a ciò che Biorfarm ha scelto di convertirsi al digitale, permettendo l’adozione 2.0 degli alberi da frutta degli Agricoltori della propria Comunità.

Cosa vuol dire adottare un albero su Biorfarm?

Adottare un albero vuol dire avvicinarsi all’idea di una vita a contatto con la natura, insegnare ai nostri figli il rispetto per la terra in cui viviamo, che diventa poi quello che mangiamo; vuol dire aiutare l’economia italiana, quella sana, scoraggiando l’importazione dall’estero a basso costo e di qualità incerta (di cui fanno le spese le nostre famiglie e le nostre imprese), ma vuol dire anche far gioire il palato, con il gusto saporito di frutta biologica garantita al 100% che arriva comodamente a casa fresca di raccolto.

Adottare un albero (di arance, clementine, limoni o di qualsiasi altro frutto) con Biorfarm, vuol dire non fermarsi all’immaginazione di ciò che ci può essere dietro quei prodotti della terra ricevuti direttamente a casa, ma calarsi nel mondo della campagna a 360°.

Infatti, la figura dell’ “agricoltore 2.0” creata da Biorfarm si pone oltre il vecchio concetto di “consumatore”.

L’utente che adotta un albero diventa produttore a distanza, conosce e compartecipa alle attività di cura della pianta mediante una piattaforma virtuale appositamente studiata e riceve a maturazione la frutta e/o i prodotti biologici del proprio Campo Digitale nella quantità e nella frequenza desiderata.

E non solo. Tutti gli utenti e i curiosi possono vivere l’atmosfera della campagna tramite i social network: su Facebook, Twitter, Instagram, cartoline in tempo reale dal giardino e aggiornamenti sui trattamenti e la cura degli alberi; su YouTube, video dalla campagna.

Allora cosa aspetti? Vuoi ancora privarti dei vantaggi di diventare un agricoltore 2.0? Vai alla Home e inizia l’avventura.

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La Clementina Calabrese, un’eccellenza unica

Diamo avvio al Blog della Comunità Biorfarm, dove vi offriremo spunti e informazioni riguardo il mondo della frutta in generale e dei frutti Biorfarm in particolare. Oggi vi parliamo, di un frutto di cui andiamo realmente orgogliosi, uno dei primi per Noi: la nostra Clementina Calabrese.

Orgoglio della Calabria, la Clementina Calabrese è un frutto che nasce dall’incrocio tra l’arancio ed il mandarino (da non confondere col mandarancio) e deve il suo nome probabilmente a Padre Clement Rodièr, che avrebbe sperimentato l’incrocio per la prima volta nel 1940 nel convento di Messergin, nei pressi di Orano, città dell’Algeria nordoccidentale. Dopo le prime sperimentazioni, il frutto ha dimostrato di mantenere le sue caratteristiche immutate nel tempo, conquistando così un posto nella famiglia dei Citrus. Da allora, la clementina è diventata uno degli agrumi stabilmente presenti sul mercato italiano e, negli ultimi decenni, quello più venduto dopo le arance.

Clementina mon amourLe clementine sono pressoché apirene (ovvero, prive di semi): questa sua peculiarità, insieme al sapore molto dolce ed alla facilità di eliminarne la buccia, dovuta al fatto di possedere un epicarpo liscio, le rendono uno dei frutti più amati da grandi e piccini in Italia.

Per l’elevato contenuto di vitamina C, bastano due clementine al giorno per soddisfare il fabbisogno quotidiano della stessa vitamina di un adulto.

Inoltre, la sua ricchezza in minerali tra cui il potassio, indispensabile per regolare il tenore di acqua nei tessuti, assicura il buon funzionamento del cuore.

 

Nel giardino di Biorfarm vivono due tipi di alberi di clementine

  • Più di 100 alberi di clementine Comuni, il cui habitat naturale è proprio quello della costa jonica calabrese. Prive del tutto di semini, maturano prima delle sorelle Hernandine e si raccolgono solitamente da metà Novembre a metà Dicembre.

Ricordate che “il miglior momento per piantare un albero era 10 anni fa, ma il secondo miglior momento è oggi”. (Confucio)

 

Scopri di più su chi coltiva le tue Clementine nel tuo frutteto digitale: Paolo De Falco, Piana di Sibari

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