La new entry della community di Biorfarm, l’Azienda Agricola Leone, porta con il suo arrivo grandi novità per i vostri campi digitali. In Sicilia e più precisamente a Noto, in provincia di Siracusa, la famiglia Leone è pronta a prendersi cura dei vostri alberi. Sono ufficialmente aperte le adozioni per la Mandorla “Romana” di Noto, Presidio Slow Food, la Carruba, un frutto da (ri)scoprire e l’Arancia Valencia, che matura in primavera invece che in autunno.

Ecco a voi la carta d’identità di ognuno di questi nuovi frutti bio.

Mandorla di Noto Bio

La Mandorla è un seme oleoso racchiuso in un guscio duro. Per intenderci, fa parte della famiglia della “frutta secca” e, proprio per questo motivo, rappresenta una grande novità per Biorfarm.

Con il 5% di grassi saturi, l’assenza di colesterolo e l’elevato apporto proteico, è un alimento fondamentale per chi segue una dieta a base di vegetali. Ma è comunque preziosa per tutti, grazie alla ricchezza di magnesio, calcio, fosforo e vitamine B1, B2 ed E.

Esistono diversi tipi di mandorle. Innanzitutto, vi consigliamo di scegliere sempre mandorle italiane: le due varietà straniere più diffuse (californiana e spagnola) hanno una potenza aromatica di gran lunga inferiore e sono molto più legnose.

Nel Siracusano si coltiva la Mandorla di Avola, che a sua volta comprende 3 diverse cultivar. La Pizzuta ha la forma più regolare e per questo è utilizzata per i confetti. La Fascionello è più tondeggiante e più dolce della precedente. E infine c’è la Romana, Presidio Slow Food, che abbiamo scelto per voi. Il motivo? E’ la nostra preferita! La scheda tecnica vi spiegherà il perché.

SCHEDA TECNICA

Colore: bianco-rosato.
Forma: triangolare e irregolare.
Gusto: intenso e aromatico.
Periodo di raccolta: agosto.
Segni particolari: è la varietà di mandorla più usata in pasticceria proprio per il suo sapore più ricco e pieno.

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Carruba Bio

Abbiamo fatto assaggiare in anteprima la Carruba Bio dell’Azienda Leone ai visitatori del nostro stand durante il SANA di Bologna. In tantissimi ci hanno detto “Che ricordi, la mangiavo sempre da bambino!” e altri, invece, erano incuriositi da uno “strano frutto” mai visto prima.

La Carruba appartiene alla famiglia dei legumi ed è molto antica: una leggenda narra che Giovanni Battista nel deserto si nutrisse di questi frutti e, per questo motivo, nel Nord Europa il carrubo viene chiamato “Albero del pane di San Giovanni”.

Se non conoscete questo frutto, sappiamo che la prima domanda che vi verrà in mente è: “Come si mangia?”. Si mangia tutto, esclusi i semi che sono molto duri e vengono utilizzati per la produzione di farina. Una curiosità sui semi è il loro peso che è invariabilmente 0,2 gr. Per questo sono anche chiamati “carati” e in passato venivano usati per pesare le pietre preziose.

SCHEDA TECNICA

Colore: marrone scuro.
Forma: baccelli appiattiti.
Gusto: dolciastro.
Periodo di raccolta: dalla seconda settimana di agosto alla prima di settembre.
Segni particolari: è considerata un sostituto del cacao e per questo utilizzata nella preparazione di dolciumi. Inoltre viene usata per produrre sciroppi e caramelle per il mal di gola. Clicca qui per scoprire le ricette.

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Arancia Valencia Bio

Non fatevi ingannare dal nome spagnoleggiante, l’Arancia Valencia è protagonista di numerosi agrumeti siciliani. E’ una varietà molto apprezzata da consumatori e produttori per la sua versatilità: si adatta bene a diverse condizioni climatiche e può essere conservata per periodi più lunghi rispetto agli altri tipi di arance.

Il consumo di Arance Valencia è benefico per le persone di tutte le età per la presenza di vitamina C, grande alleata delle difese immunitarie, e di antiossidanti, utili per la prevenzione di tumori e malattie cardiovascolari.

Siamo abituati a mangiare arance nel periodo autunnale/invernale. L’Arancia Valencia, invece, ha una maturazione tardiva che ci permette di gustare un’arancia di stagione nel pieno della primavera e fino ai primi giorni d’estate.

 

SCHEDA TECNICA

Colore: arancio chiaro.
Forma: sferoidale.
Polpa: bionda, molto succosa.
Gusto: acre, il livello di dolcezza aumenta sempre di più andando verso la fine del periodo di raccolta.
Periodo di raccolta: da marzo a maggio.
Segni particolari: ha pochi semi ed è la più utilizzata per le spremute.

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