E’ questo il risultato dell’analisi prodotta da alcuni autorevoli giornali inglesi, tra cui il Telegraph e l’Indipendent, su uno studio commissionato dall’Unione Europea sugli effetti dei pesticidi contenuti sul cibo che arriva sulle nostra tavole.

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Mangiare prodotti con alti livelli di pesticidi ha effetti negativi sul nostro cervello. E’ questo il risultato di una recente analisi commissionata dal Parlamento Europeo che ha analizzato a sua volta diversi report scientifici sul tema.

L’obiettivo era quello di capire una volta per tutte se effettivamente i cibi cosiddetti “Organic” in altre parole coltivati con modalità biologiche potessero essere più salutari di quelli coltivati attraverso modalità convenzionali.

Ebbene, i risultati emersi sono ancora una volta a favore del Biologico. Pur non spingendosi verso azzardati commenti che lasciamo a chi più scienziato di noi, sono diverse le indicazioni interessanti da evidenziare.

 

I possibili danni cerebrali:

Tra gli studi citati dal report sopramenzionato ne emerge uno Californiano che ha dimostrato come i bambini nati da donne in cui fossero state accertate durante la gravidanza tracce di Metaboliti Organofosfati – la base per molti pesticidi – potessero essere maggiormente soggetti nei primi due anni di età ad uno sviluppo mentale più lento, a problemi di attenzione dai 3 ai 5 anni di età e ad un più povero sviluppo intellettuale dai 5 ai 7 anni.

Un altro studio citato, inoltre, stima in una perdita di 13 Milioni di punti QI all’anno (quelli appunto attraverso cui si misura il Quoziente Intellettivo di una persona) l’effetto dell’utilizzo di pesticidi. Quantificato inoltre in una perdita economica di circa 125 Miliardi di Euro solo in Europa. Lo stesso studio inoltre giudica tale stima prodotta, come al ribasso, in quanto non inclusiva di analisi relative ad altre malattie quali il Parkinson, il diabete ed i vari tipi di cancro.

 

Sulla normativa, emergono gli interessi delle lobby.  

Le opinioni ed i commenti sulla qualità della normativa europea prodotti ex post sulle evidenze del report sono come al solito variegati ed in contrapposizione a seconda di quali siano gli interessi di chi le produce.

C’è chi fa notare come ci sia un’imponente regolamentazione a livello europeo sulla protezione delle coltivazioni la quale garantisce bassi livelli di attuale esposizione residua ai pesticidi, tali da non causare problemi per la nostra salute. E chi invece asserisce che nonostante ciò, esistono certezze di come almeno 100 pesticidi di diverso tipo possano danneggiare il cervello umano e che importanti vuoti permangono nel controllo.

 

Una verità c’è: possiamo fare a meno dei pesticidi e non c’è alcun vantaggio derivato per il nostro corpo.  

Nonostante le tante polemiche, qualche evidenza scientifica che non può esser messa in dubbio da una scarsa onestà intellettuale fortunatamente c’è. Ed anche il report in oggetto conferma ciò.

E’ importante affermare infatti che aldilà delle polemiche emerse, esiste un collegamento scientifico tra il consumo di cibo Biologico ed una diminuzione del rischio legato a malattie allergiche o a problemi alimentari (es. obesità). Un qualsiasi alimento prodotto attraverso modalità di coltivazione Bio, contiene bassissimi livelli di pesticidi tali da cancellare il rischio di questi per la saluta umana.

 

Pur non elevandoci a commentatori scientifici e lasciando la ricerca della verità assoluta sul tema a chi più esperto di noi ed a questo tipo di autorevoli studi, noi di Biorfarm, indipendentemente da qualsiasi evidenza che emergerà, combatteremo sempre a favore di uno sviluppo più sostenibile del nostro territorio.

Uno sviluppo che consideri come prioritario non solo la saluta umana, ma anche concetti come sostenibilità ambientale e sociale.

 

 

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Lo sapevi che le mela è il frutto che conserva più pesticidi di tutti? Sulle mele biologiche, come quelle che coltiva Paolo in Val di Non, di pesticidi neanche l’ombra!

Stanco di portare i pesticidi alla tavola dei tuoi bambini? Basta un po’ di attenzione quando si fa la spesa, è sufficiente preferire i prodotti certificati bio, con il logo ufficiale, e leggere attentamente l’etichetta prediligendo i prodotti italiani, dove i controlli sul biologico sono tra i più rigidi in Europa.

 

Ovviamente, quando possibile, la soluzione migliore è sempre quella di rivolgersi direttamente al contadino di fiducia che consuma i prodotti che coltiva, direttamente dalla terra alla tavola!

 

Fonte: Indipendent.com; The Telegraph