Sapevate che esistono moltissime specie di insetti impollinatori che non vivono in un alveare? Anche se non producono miele, le cosiddette api solitarie sono fondamentali per il nostro ecosistema e meritano la nostra attenzione e cura per facilitarne la salvaguardia.
Specialmente a causa dell’agricoltura intensiva e dell’utilizzo di pesticidi, gli habitat delle api selvatiche sono messi costantemente a rischio. Di conseguenza le api, che dipendono dal loro habitat per il proprio nutrimento, sono in pericolo di sopravvivenza anche a causa degli eventi esterni dovuti al cambiamento climatico.
Cosa possiamo fare per difendere la salute delle api solitarie?
Ci sono molte cose che possono aiutare e stimolare gli insetti impollinatori, come per esempio la presenza di tante piante diverse e l’eliminazione di qualsiasi tipo di sostanza chimica che possa danneggiare la natura e gli esseri viventi che la abitano. Un’idea utile e originale è quella di costruire dei veri e propri rifugi per gli insetti impollinatori, creati con materiali di riciclo facilmente reperibili. Per farci ispirare sulla realizzazione di questi piccoli “hotel” dedicati alle api selvatiche abbiamo parlato con Antonella Dell’Orto, che fa parte di Biorfarm con la sua azienda agricola biologica situata a Salerno, dove si svolgono diverse attività didattiche dedicate ai bambini.
Salvaguardare le piante e le api rispettando la natura
“La casa di Angiú” è il nome della fattoria didattica all’interno dell’azienda di Antonella, che solitamente collabora con le scuole organizzando delle visite che coinvolgono gli alunni. Antonella ha ricevuto una proposta dall’Istituto G.Rodari di Pozza di Maranello, in provincia di Modena, per avviare una visita didattica a distanza (VDAD) incentrata sull’importanza degli insetti impollinatori. Durante l’attività gli alunni della scuola sono stati collegati virtualmente con Antonella che mostrava attraverso lo schermo del telefono il terreno dell’azienda passeggiando tra le erbe spontanee e osservando insieme l’arnia didattica: “È importante per me trasmettere ai bambini i principi fondamentali di rispetto per l’ambiente e di osservazione degli habitat in cui ci troviamo, li aiutiamo e guidiamo all’osservazione del paesaggio che circonda la nostra azienda, per sottolineare come l‘agricoltura biologica permetta alle erbe di nascere ed essere nutrimento per le api”.
Come si realizza un rifugio per le api solitarie?
“Durante l’attività abbiamo chiesto ai bambini e alle bambine di realizzare con materiali di riciclo una piccola casetta per le api selvatiche che cercano riparo in natura: abbiamo utilizzato dei brik di succhi o di latte e carta.”, racconta Antonella. “Ho detto ai bambini di arrotolare la carta alle matite o ai pennarelli di diverso diametro assemblandoli poi insieme con l’aiuto della colla vinilica. L’uso di tubicini di diverso calibro è legato alla scelta di dare opportunità di nidificazione a insetti con spessori diversi. Normalmente in natura nidificano in fori che possono trovarsi in vecchi mattoni oppure in tubi di ferro; per le coccinelle abbiamo costruito la casetta con rotoli di carta igienica perché loro hanno bisogno di qualche residuo secco. La cosa bella è che grazie alla loro fantasia i bambini hanno poi decorato le varie casette colorandole e rendendole davvero bellissime, alcuni di loro hanno scelto di portarle a casa nei loro giardini o in balcone, altri le hanno lasciate nel giardino della scuola.”