Cos’è successo

Immaginate se parte del vostro reddito annuo fosse “cancellato” dalla sera alla mattina…

È quel che purtroppo è successo a Katia e Giuseppe, titolari dell’azienda agricola “Il filo tropicale”.

Nella notte tra sabato 16 e domenica 17 luglio 2022 gente ben poco raccomandabile si è introdotta nella loro azienda agricola, rompendo la recinzione e rubando (raccogliendo dagli alberi) circa 300 kg di mango della varietà Glenn.

Avete capito bene, ladri di mango.

Sembra quasi assurdo che qualcuno vada a rubare i frutti dagli alberi, ma purtroppo è un evento molto più frequente di quanto si possa immaginare. E non parliamo di tre – quattro frutti da consumare sul posto se si ha fame, parliamo di quintali sottratti e rivenduti a nero.

Vogliamo raccontarvi anche questo lato poco conosciuto e scoraggiante del settore agricolo.

 

I danni subiti

I frutti rubati non avevano ancora raggiunto lo stadio di maturazione, non erano quindi ancora pronti per la raccolta. Nel mese che mancava avrebbero raddoppiato il loro peso. Perché i ladri hanno rubato frutti non maturi? Katia i sospetti li ha, ma non potendo essere confermati da prove non possono essere resi pubblici.

Quello che possiamo render pubblico sono però i circa 4000 euro di danni subiti dall’azienda, e gli oltre 6000 euro che la famiglia di Katia dovrà investire in sicurezza per evitare che i furti si ripetano (costruzione di un muro, acquisto ed installazione di telecamere, fototrappole, etc…). Strumenti che si addicono ad una banca, non di certo ad un frutteto!!!

A tutto ciò si aggiungono le notti in bianco di Giuseppe, marito di Katia, trascorse nel campo per paura che i ladri tornino a finire quel che hanno facilmente iniziato.

 

La situazione generale in Italia

La situazione purtroppo non riguarda solo Katia e Giuseppe. Riguarda tutti noi. Anche se non coltiviamo mango.

La delinquenza, in campagna come in città, è un problema di tutti: una società non sicura è una società che non può prosperare.

Non solo frutta, ma anche pali dei frutteti, kilometri di fili di rame, trattori, animali (si, rubano animali vivi), auto, piantine appena messe a dimora, gasolio, tubazioni irrigue, cisterne d’acqua, … qualsiasi cosa viene sottratta da chi ha deciso di perdere la dignità pur di aumentare il volume del portafoglio. Il tutto a discapito di una categoria che, diciamocelo, non è che in generale guadagni molto. L’agricoltore è un mestiere faticoso e non sempre remunerativo.

In Italia il fenomeno dei furti in campagna purtroppo è in ascesa e riguarda tutto il territorio Nazionale, seppur alcune regioni ed aree siano maggiormente colpite di altre.

 

Come si può arginare il fenomeno

Le singole aziende devono fare rete e collaborare: avvertirsi gli uni con gli altri in caso di persone estranee che si aggirano nella zona, monitorando costantemente il territorio. Essere “in allarme” vuol dire fare più attenzione e spesso prevenire i possibili furti.

Inoltre, investimenti in tecnologia e sicurezza (come telecamere in punti strategici della viabilità, o un servizio di guardia campestre) sono abbordabili se affrontati in gruppo. Una singola azienda fa davvero troppa difficoltà a sostenere anche questi costi.

Non lasciare nulla incustodito purtroppo è un’altra buona pratica. Sembra scontato e semplice, ma vi garantisco che dopo una giornata di lavoro in campagna dover raccogliere e portare via anche gli strumenti che serviranno il giorno dopo risulta pesante.

Denunciare sempre alle forze dell’ordine i furti subiti, e non cedere mai ai famosi “cavalli di ritorno” che alcuni malviventi propongono: questo non fa altro che alimentare il sistema delinquenziale e renderlo più potente.

 

Cosa possiamo fare noi e come aiutare Katia e Giuseppe

  1. Informarci: sapere cosa succede è sempre il primo passo per fare qualcosa.
  2. Comprare solo prodotti agricoli (e non) di cui abbiamo una TRACCIABILITA’ SICURA! Comprare direttamente dall’agricoltore di fiducia è la scelta migliore. Evitiamo così di acquistare inavvertitamente merce rubata, ma anche non controllata o che arriva da chissà dove.
  3. Adottare il Mango Glenn di Katia Scianna per la raccolta e spedizione di settembre 2023: si lo so, sarà un’adozione lunga ma in questo modo Katia avrà maggiori vendite e potrà programmare le spese per rimediare ai danni subiti.

 

Ricordiamoci sempre che la delinquenza può farci male solo se siamo divisi e se abbiamo paura.

Se ci uniamo e prendiamo consapevolezza di quanto le brave persone siano in numero nettamente superiore, allora possiamo isolare i parassiti e dargli il posto che gli spetta: fuori dalla società.

A cura di Valentina Marrone