Tutti gli alberi adottati su Biorfarm sono coltivati nel rispetto dell’ambiente, della biodiversità e aiutano ad assorbire CO2.

 

 

Proprio per questo, tramite questa intervista a Paolo Viganò, oggi vogliamo raccontarvi della nostra collaborazione con Rete Clima, ente non profit che promuove azioni di Corporate Social Responsibility e di sostenibilità nei settori pubblico e privato, e che ha sviluppato la contabilità di carbonio negli alberi da frutto di Biorfarm.

 

 

Raccontaci chi sei e di cosa ti occupi

Mi chiamo Paolo Viganò e sono il fondatore di Rete Clima, un ente che accompagna le aziende nei percorsi di decarbonizzazione. Nel pratico questo significa che mappiamo i processi e le produzioni aziendali, i servizi e le organizzazioni, per i quali poi andiamo a creare soluzioni per ridurre l’impronta di carbonio e per compensare le emissioni di CO2 residue.

Facciamo ad esempio progetti forestali su piano nazionale nei quali è centrale l’attività di forestazione compensativa. Questi progetti vengono realizzati insieme alle aziende, in modo da rendere concreta, evidente e “partecipata” l’attività di compensazione delle emissioni di gas serra, attraverso progetti sul territorio locale nazionale.

 

Com’è nato il progetto Rete Clima?

Rete Clima nasce da un gruppo di colleghi che hanno deciso di mettere in rete le proprie competenze e proprio per questo ci consideriamo “un aggregatore di skills”: sulla base di queste sviluppiamo progetti orientati alla promozione della sostenibilità, della CSR, della comunicazione e rendicontazione aziendale in chiave green.

L’idea è quella di andare ad intervenire per divulgare l’ambiente su base scientifica per poi agire in maniera altrettanto rigorosa dal punto di vista tecnico-scientifico al fine di portare avanti la filiera di decarbonizzazione e di sostenibilità sviluppata insieme alle aziende.

Se il mondo del carbonio è stato il punto di partenza della nostra attività tecnica ed operativa, ci siamo anche allargati ad altri ambiti che riguardano attività di comunicazione, rendicontazione, bilanci di sostenibilità e continuiamo a supportare le aziende nella loro Corporate Social Responsibility (CSR, ossia la Responsabilità Sociale di Impresa).

 

Com’è nata la partnership con Biorfarm?

È nata da una telefonata. Normalmente sviluppiamo contabilità nell’ambito degli alberi forestali, questa volta invece, Biorfarm ci ha richiesto questo tipo di supporto per gli alberi da frutto presenti sul loro sito, e noi abbiamo aderito con gran piacere.

Sin dal nostro primo contatto con Biorfarm, si è instaurata una relazione che non è solo quella tra cliente e fornitore, ma una vera e propria collaborazione. Da qui l’idea di poter lavorare insieme per arrivare a sviluppare, non solo una contabilità per i loro alberi da frutto, ma anche una sorta di diffusione dei loro progetti nelle aziende. Riteniamo infatti che l’attività di Biorfarm sia valida: questa permette, attraverso la filiera, di valorizzare l’ambito agricolo che talvolta in Italia si trova in un contesto di difficoltà.

Riuscire ad entrare nelle aziende, portando anche le soluzioni di Biorfarm, è quindi un modo per avvicinarle al mondo agricolo attraverso dei prodotti salutari e introducendole in questa filiera molto corta tra produttore e consumatore.

 

Come funziona lo studio di Rete Clima per Biorfarm?

Abbiamo fatto riferimento a una serie di strumenti tecnici sviluppati dall’IPCC (Intergovernamental Panel on Climate Change), soggetto tecnico collegato all’UNFCCC che sviluppa gli standard per la contabilità del carbonio (emissioni e assorbimenti), redigendo periodicamente rapporti sullo stato globale del clima.

Abbiamo poi parallelamente lavorato sui dati di letteratura tecnica e abbiamo effettuato misure dirette sugli alberi di Biorfarm. Dall’unione di queste linee di lavoro, siamo riusciti a contabilizzare la quantità di carbonio stoccato in forma permanente, al netto delle potature negli alberi di Biorfarm.

 

Come vedi il futuro della sostenibilità?

È sicuramente una tematica molto attuale.  Oggi, rispetto anche a pochi anni fa, c’è effettivamente un’attenzione alla sostenibilità molto più sviluppata e questo si traduce sicuramente in politiche ed azioni concrete da parte delle aziende, ma anche in azioni che sempre più cittadini stanno mettendo in atto nella propria quotidianità.

 

 

E’ necessario adottare uno stile di vita più sostenibile perché oggi la situazione ambientale richiede l’azione di tutti.

 

 

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