Una svolta, un primo passo contro il caporalato, supporto all’agricoltura del sud e una filiera agroalimentare etica e tracciabile. Ma capiamo insieme che cosa significa.

Innanzi tutto dovete sapere che l’associazione internazionale NO CAP è stata creata da un ingegnere camerunense successivamente alla prima protesta di braccianti per le condizioni di vita e di lavoro. L’obiettivo è quello di mettere l’essere umano al centro, rispettare l’ambiente e valorizzare i prodotti del territorio.

Come funziona il bollino NoCap

Si tratta di un esperimento, il primo in Italia,  che basandosi su un sistema di tracciabilità delle filiere tramite l’utilizzo congiunto del bollino etico NoCap (promosso dall’associazione NO CAP) e del Marchio di qualità IAMME dà supporto e speranza all’agricoltura del sud. Infatti il progetto mira a contrastare il caporalato e il lavoro irregolare del settore agricolo, garantendo a tutti i lavoratori un giusto compenso per le loro prestazioni e il pieno rispetto dei loro diritti partendo dai contratti collettivi del lavoro.

Nel protocollo firmato qualche giorno fa si trova anche la firma di Gruppo Megamark, il quale si impegna ad acquistare i prodotti agricoli garantiti dal bollino NoCap, rilasciato alle imprese agricole esclusivamente dopo appositi controlli e verifiche, e di distribuirli nei propri supermercati.

Filiera etica: Il primo bollino NoCap in Italia

In questa prima fase il progetto si sta svolgendo in Puglia, Basilicata e Sicilia e si vedono coinvolte circa 100 braccianti extracomunitari, selezionati all’interno dei ghetti e delle baraccopoli. Ragazzi che sono stati sottratti alla malavita e alle prepotenze dei caporali e a cui è stata data la possibilità di vedere i propri diritti di lavoratore finalmente rispettati: alloggio dignitoso, contratti di lavoro, spostamenti tramite mezzi adeguati, visite mediche e un ambiente di lavoro consono.

“Sono progetti in cui vincono tutti, dai ragazzi che hanno un lavoro dignitoso alle imprese che producono nella legalità, dai supermercati che propongono prodotti etici e di qualità ai loro clienti che possono scegliere un consumo più consapevole”. Queste le parole del Cavaliere del Lavoro Giovanni Pomarico, a capo del Gruppo Megamark.

Ed è proprio con queste parole che noi ci auguriamo che di progetti come questi ne nascano altri; che tutti imparino l’importanza di supportare, in modo consapevole, una filiera etica e sostenibile.