Ilaria, titolare dell’Azienda Agricola Ilaria Campisi, ha deciso di riprendere in mano i terreni agricoli di famiglia nel 2001, cercando le cultivar antiche di arance tipiche del territorio di Caulonia, in Calabria, un tempo molto apprezzate e diffuse per il consumo fresco. Ilaria viene a conoscenza della data della messa a dimora di ogni albero dei suoi terreni grazie al ritrovamento di documenti antichi conservati nella soffitta di casa, scritti a mano dal prozio che si era occupato dell’azienda fino al 1943. Anche grazie a questi scritti, che racchiudevano le informazioni sull’organizzazione dell’azienda e sui metodi di coltivazione all’inizio del ‘900,  Ilaria riesce ad avere successo nella sua attività, prendendo spunto e ispirazione dalla tradizione agricola dei suoi antenati.

L’azienda agricola di Ilaria è rispettosa delle tradizioni e anche multiculturale, poichè l’integrazione sta alla base del rapporto umano e lavorativo. Nei 30 ettari di terreno dell’azienda oltre al Biondo di Caulonia si coltivano altre varietà di agrumi, come l’Arancio amaro, l’Arancio Sanguinello Antico, Tarocco e le cultivar moderne di Clementine, Navel e Valencia, ma anche grani, carrube, mandorli ed olivi. L’Arancia Biondo di Caulonia è un frutto ovale giallo-arancio chiaro, con buccia sottile a polpa gialla ed è un concentrato di energia e antiossidanti. 

Come mai hai deciso di intraprendere questo percorso?

Biorfarm mi è stato consigliato dal mio amico Ivan, che ha trovato la pubblicità su internet. Sono andata a curiosare e ho mandato il questionario. Ho incontrato anche il fondatore di Biorfarm, Osvaldo, a Milano e ci siamo ritrovati ad avere gli stessi ideali e una storia comune. Ho iniziato questa avventura con Biorfarm e quello che mi preme è riuscire ad enfatizzare e rendere noto come era negli anni passati questo agrume raro che abbiamo solo a Caulonia. Vedo nello spirito di Biorfarm un tipo di agricoltura sostenibile e all’avanguardia. Vedo il Biondo di Caulonia come  ambasciatore di biodiversità: è un agrume raro, antico, che ha tutte le qualità organolettiche che la grande distribuzione tende a mettere in secondo piano.”

Cosa ti ha colpito di noi e cosa pensi di portare di unico nella nostra famiglia?

“Biorfarm tramite questi prodotti di nicchia può veramente essere d’aiuto per supportare una agricoltura legata alla conservazione dei valori di unicità e biodiversità, e per evidenziare che l’impresa agricola non guarda solo al profitto, il profitto non è un fine ma un mezzo per portare avanti il concetto base che agricoltura è cultura.”

Quali aggettivi sceglieresti per descrivere la tua azienda agricola?

“Faticata, colta, passionale e bella.”

Biorfarm è nota perché gli agricoltori hanno la possibilità di condividere quello che fanno, cosa ti piacerebbe condividere con i tuoi Biorfarmers?

Adottare un albero presuppone un preciso atteggiamento dell’individuo dinanzi alla natura e mi fa intravedere sensibilità profonde e affascinanti, mi gratifica condividere i percorsi di lavoro non scissi dai presupposti di una precisa concezione della vita e creare spunti di riflessione e consapevolezza.”

Quanto è importante il rapporto diretto tra agricoltore e cliente?

“Il rapporto diretto agricoltore-consumatore non l’ho mai delegato, perché ritengo basilare in ogni rapporto la comunicazione profonda tra le varie sfaccettature di umanità atta ad instaurare un rapporto di conoscenza; nello stesso invio degli agrumi, per esempio, c’è a chi piace un’arancia di dimensioni più grandi, c’è a chi piace più piccola: questo lo capisci solo con il contatto. Molti fruitori, nonostante il mangiare sia il presupposto della vita, non sanno cosa mangiano, si aspettano delle cose e hanno pregiudizi, questi pregiudizi gli fanno perdere esperienze sensoriali che sono alla base della vita. Con il contatto diretto puoi intraprendere un percorso e spiegare perché un certo tipo di arancia per esempio ha un sapore particolare rispetto ad un’altra. Serve una sensibilizzazione sulla sostenibilità ma anche sul reale modo d’essere dei prodotti e dell’agricoltura. Questo lavoro è molto gratificante per me.”

Una ricetta preferita da condividere con noi?

“Senza dubbio la ricetta della Sbriciolata alle Arance inviatami da Dalmazia Tolotti mentre attendeva l’arrivo delle nostre Arance”

Ingredienti per una tortiera da 20 cm

Per la base

  • 200 g biscotti Digestive
  • 100 g burro

Per la crema

  • 320 g mascarpone
  • 100 g marmellata di arance
  • 100 g zucchero
  • 50 ml succo d’arancia

Per preparare la sbriciolata Arance e mascarpone iniziate dalla base di biscotti.

Mettete i biscotti in un sacchetto per alimenti e tritateli con il mattarello o con il mixer.

Sciogliete il burro a bagnomaria e lasciatelo intiepidire leggermente, a questo punto mettete i biscotti tritati in una ciotola e unite il burro fuso.

Mescolate la base della sbriciolata arancia e mascarpone, foderate un anello per torte con carta da forno, versate 3/4 dei biscotti al burro e compattateli.

Fate riposare la base della torta sbriciolata alle arance in frigo per almeno 20 minuti.

Preparate la crema con arancia e mascarpone

Mettete il mascarpone in una ciotola ed unite lo zucchero, mescolatelo con una frusta a mano e unite marmellata di arance e succo d’arancia.

Mescolate la crema per renderla omogenea. A questo punto riprendete la base di biscotti dal frigo e versate al suo interno la crema.

Livellatela e copritela con il restante impasto di biscotti tritati.

Mettete la torta in frigo per 4 ore.

Trascorso il tempo di riposo spolverizzatela con dello zucchero a velo.

 

Un luogo magico, dove tradizione e innovazione si uniscono in un abbraccio caldo come il sole della Calabria: l’azienda di Ilaria è questo e molto altro! Assaporando le Arance di Caulonia ritroverai i sapori antichi di un tempo e la freschezza di un agrume genuino e naturale. Vieni a conoscere i prodotti dell’Azienda Agricola Ilaria Campisi e supporta le attività dei piccoli agricoltori biologici attraverso l’adozione di un albero da frutto!