Emilia gestisce sin dal 1992 1’azienda di famiglia oggi conosciuta come “Azienda agricola Emilia Martino”, continuando la tradizione di famiglia nata agli inizi del ‘900 per impulso del nonno Andrea, il quale diede vita al primo mulino industriale della zona della provincia di Campobasso. Spinta dalla passione, da sola, con determinazione e coraggio, si è dedicata alla lavorazione dei terreni ereditati, applicandosi nello studio delle disciplina agrarie per arricchire le sue conoscenze di settore, al fine di ottenere esclusivamente prodotti di sicura qualità. Sui terreni dell’azienda, che si distendono sulle dolci colline di Rotello (CB), sono impiantati i frutteti di albicocche, prugne, ciliegie, fichi e noci che fondono i propri colori con quelli dell’oliveto e delle spighe del grano.

Da circa vent’anni Emilia ha scelto di abbandonare le coltivazioni di massa per dedicarsi alla coltivazione esclusivamente biologica, che assicura frutta fresca e genuina, grazie all’assenza totale di fonti inquinanti. In questo ambiente – bonificato e salubre – riesce a ottenere, in particolare, pomodori e albicocche eccellenti, molto apprezzati perché a basso contenuto di nichel. L’azienda di Emilia promuove la sana alimentazione, avendo scelto di prediligere la qualità alla quantità, offrendo alle famiglie prodotti sicuri a difesa della salute e i profumi dei sapori di una volta, esaltati dalle ricette semplici, riproposte al gusto dei consumatori. Emilia da poco più di un anno ha aperto a Campobasso una piccola panetteria, dove è possibile trovare anche una vasta gamma di prodotti molisani di collegamento, tra i quali primeggiano vati tipi di taralli, ottenuti con il grano dell’azienda stessa. Abbiamo scambiato due chiacchiere con Emilia che abbiamo trovato intenta nell’approfondimento di tecniche e metodi di coltivazione sostenibile per l’ambiente.

Emilia, perché hai deciso di intraprendere questo percorso?

“Ho deciso di impegnarmi in questa direzione collegandomi a Biorfarm, che ho trovato azienda seria e ben organizzata. Per un’azienda come la mia, biologica e di dimensioni gestibili, è importante la comunicazione e la diffusione della conoscenza dei prodotti, spingendo, in particolare, le noci e le albicocche, che hanno un intenso sapore aromatico.”

Se dovessi qualificare la tua azienda, quali aggettivi sceglieresti?

“Non ho dubbi: azienda seria, responsabile, sostenibile.”

Biorfarm è nota perché dà agli agricoltori la possibilità di condividere quello che hanno: cosa ti piacerebbe condividere maggiormente con i tuoi biofarmers?

“Sicuramente i processi di coltivazione e trasformazione che portano ai nostri prodotti, perché ho sperimentato che i clienti sono curiosi di conoscere a fondo le caratteristiche di ciò che mettono sulla tavola e capire i vari passaggi che fanno la qualità di un prodotto. Per me è fondamentale il rapporto con i clienti e mi piacerebbe condividere sulla piattaforma di Biorfarm anche le fotografie dei campi, dei frutteti e del raccolto.”

Qual’è la tua ricetta del cuore?

Confettura extra di albicocche. Richiede frutta fresca, sana e matura al punto giusto (per ridurre al minimo il quantitativo di zucchero) e la macerazione per dodici ore. Segue quindi la cottura nel forno a 220 gradi per un’ora.