Nel 2012 nella Bassa Bergamasca nasce la cooperativa Castel Cerreto all’interno di una splendida cascina del 1600. L’idea parte da tre amici con l’obiettivo di creare uno spazio condiviso, sempre aperto, che stimolasse le persone a trascorrere il loro tempo all’aria aperta in campagna e avvicinarsi al mondo dell’agricoltura biologica. L’azienda, grazie alla collaborazione diretta con le associazioni del territorio e alla rete creata con altri agricoltori della zona, riesce negli anni a realizzare una vera e propria comunità, dove i clienti possono recarsi a raccogliere personalmente i prodotti coltivati nei campi e a partecipare ad innumerevoli eventi e attività: cinema, musica, teatro e tante sagre che seguono il ritmo delle stagioni proponendo prodotti freschi e di qualità.

Oggi abbiamo parlato con Fabio, uno dei fondatori della cooperativa, per fargli qualche domanda sulla sua attività e conoscere meglio la sua storia.

Com’è nata la Cooperativa?

“Prima di fondare la Cooperativa insieme ai miei soci ho fatto tanti tipi di lavori diversi seguendo la linea della mia formazione agricola. Dopo l’università ho svolto diversi ruoli lavorativi anche all’estero, e una volta tornato in Italia mi sono impegnato nel settore biologico e in progetti di natura sociale. Mi è capitato di lavorare in un progetto che coinvolgeva la mia azienda attuale ed è nata l’opportunità di rilevare la cascina del territorio: con 2 amici, che lavorano con me e fanno parte del progetto, abbiamo pensato di partire con questa nuova esperienza fondando la cooperativa, con l’obiettivo di portare le persone in campagna. Questa idea era molto innovativa nel nostro territorio, dove c’è un distacco tra la fase produttiva e la fase commerciale all’interno di un’azienda. Noi invece puntiamo a creare una comunità in cui il cliente ne diventa parte, entra nella filiera produttiva, condivide il suo tempo con noi anche attraverso attività culturali. Ci interessa molto far capire come funziona il mondo dell’agricoltura biologica mostrandogli il lavoro sul campo.”

Ci sono dei progetti per il futuro?

“Attualmente stiamo lanciando un orto in cascina perché i nostri clienti ci chiedono di poter fare agricoltura biologica: stiamo organizzando degli spazi che gestiamo insieme a loro, dove possono coltivare con il nostro aiuto. Questo li aiuta molto a prendere consapevolezza di cosa vuol dire coltivare oggi un tipo di agricoltura sana, questo ci permette anche di fare proposte commerciali a persone che possono effettivamente capirle e valorizzarle. Tra i nostri progetti c’è anche quello di attivare un percorso di fattoria didattica per le scuole.”

Come mai hai deciso di fare parte di Biorfarm?

“Noi siamo sempre alla ricerca di collaborazioni, in agricoltura essere da soli non funziona, abbiamo bisogno dell’esperienza e delle idee, dell’energia e dell’entusiasmo di altre realtà e di altri imprenditori. Biorfarm ci ha portato idee nuove, un modo giusto di uscire dai nostri confini: spesso non riusciamo ad andare oltre a certe aree, invece Biorfarm ci aiuta a portare i nostri prodotti in altre zone dando visibilità al produttore. Questo funziona molto bene secondo me. Per esempio l’adozione l’abbiamo già sperimentata in passato presso la nostra azienda: quando siamo partiti facevamo adottare mezzo filario di fragole, di ciliegie, di asparagi, a dei gruppi o famiglie: lo facevamo per fidelizzare il cliente. Non ci interessa tanto avere tantissimi prodotti, non siamo ossessionato dal vendere, ci fa piacere avere delle persone che sono interessate alla nostra attività. Non chiediamo alle persone di comprare ma di stare con noi, poi quando vengono qui comprano, possono raccogliere le ciliegie o le fragole e mangiarle, alla fine le cose vengono da sole. Facciamo fare ai clienti diversi tipi di esperienza, spiegando anche le differenze tra i prodotti coltivati.” 

È importante il rapporto diretto con il cliente?

“Per noi è importante far capire alle persone che l’agricoltura è un settore, un campo molto complesso, che tutte le scelte che facciamo comportano tanta professionalità ed esperienza. Non è semplice fare agricoltura specialmente biologica, e questa cosa la capiscono i clienti soltanto se gliela spieghi, se gli fai capire che anche dietro ad un prodotto semplice ci sono moltissime cose. La nostra cascina non è un luogo dove si producono solo prodotti da consumare, ma è anche un luogo dove si fa cultura.”

Una ricetta da condividere con noi?

Il risotto asparagi e fragole è il nostro cavallo di battaglia, specialmente quando organizziamo le sagre. Gli ingredienti sono pochi e semplici: i nostri asparagi, riso, vino bianco, parmigiano reggiano, le nostre fragole messe al momento giusto, verso la fine della cottura.

Scopri tutti i prodotti bio coltivati dalla Cooperativa Castel Cerreto, un luogo magico dove cultura e natura si intrecciano in un connubio perfetto! Aiutaci a supportare le piccole realtà agricole del territorio con un gesto semplice come l’adozione di un albero e lasciati stupire dal sapore unico dei frutti coltivati in modo biologico.