La famiglia dei piccoli agricoltori bio di Biorfarm si allarga con l’Azienda Agricola Bruno. In provincia di Enna, tra le colline siciliane, a 700 m di altitudine, Rosa e Francesco coltivano con antiche tecniche agricole una delle eccellenze locali: il Fico d’India.

La sua appartenenza alla famiglia dei cactus, lo rende molto diverso dagli altri alberi da frutto. Scopriamo tutte le curiosità di questa pianta particolare e dei suoi frutti!

Il Fico d’India ha origini antichissime: gli Aztechi lo consideravano addirittura sacro. Nasce in Messico e si diffonde in Europa dal 1493.

E’ una pianta succulenta arborescente che può raggiungere 4-5 metri di altezza.

Il fusto è composto dai cosiddetti cladodi, piatti e ovaliformi, che intorno al quarto anno d’età si lignificano dando vita a un vero e proprio tronco. I cladodi garantiscono la fotosintesi clorofilliana. Infatti, le foglie del Fico d’India sono lunghe appena qualche millimetro e sono effimere.

Ogni cladode ha circa 150 areole, il cui tessuto si può differenziare in spine e glochidi. Le spine sono biancastre, solidamente impiantate e lunghe da 1 a 2 cm. I glochidi sono spine sottili lunghe alcuni millimetri, di colore brunastro, che al contatto si staccano facilmente.

I fiori sono di colore giallo-arancio. All’inizio ce n’è uno per cladode, poi si arriva fino a una trentina.

Ma passiamo adesso alla cosa più interessante per gli agricoltori digitali di Biorfarm: i frutti!

La location dell’Azienda Agricola Bruno è particolarmente adatta ad una maturazione tardiva dei Fichi d’India. Si ricorre allaScozzolatura, una tecnica completamente manuale che prevede l’eliminazione dei primi frutti nel mese di Giugno, in modo da stimolare la seconda fioritura. Così si ottengono Fichi d’India più grossi, succosi e saporiti: i cosiddetti “Bastardoni”.

La vera notizia è che non parliamo di un nuovo frutto bio, ma di ben tre nuovi frutti bio! Infatti, i Fichi d’India coltivati da Rosa e Francesco sono di tre tipi: gialli, rossi e bianchi. Scopriamoli insieme uno per uno!

Fico d’India giallo Bio (varietà Sulfarina)

 

SCHEDA TECNICA

Colore: giallo
Forma: ovoidale
Polpa: morbida e succulenta
Gusto: dolce
Periodo di raccolta: da inizio ottobre a metà novembre
Segni particolari: è la varietà più diffusa

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Fico d’India rosso Bio (varietà Sanguigna)

 

SCHEDA TECNICA

Colore: rosso rubino
Forma: ovoidale
Polpa: friabile
Gusto: molto dolce
Periodo di raccolta: da inizio ottobre a metà novembre
Segni particolari: ha una quantità di semi inferiore alle altre varietà

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Fico d’India bianco Bio (varietà Muscaredda)

 

SCHEDA TECNICA

Colore: bianco
Forma: ovoidale
Polpa: croccante
Gusto: dolce e saporito
Periodo di raccolta: da inizio ottobre a metà novembre
Segni particolari: è la varietà più pregiata

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Non sai quale scegliere?

Non vuoi rinunciare ad assaggiare le tre diverse varietà dei Fichi d’India?
Il mix è la scelta che fa per te!
Darai il nome ad un solo albero, ma gli agricoltori raccoglieranno per te le altre due varietà dagli altri alberi del campo!

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Lo sapevi che…?

La buccia del Fico d’India è ricoperta in parte da spine. Per sbucciarlo senza pungersi, occorre tenerlo fermo con una forchetta, con un coltello tagliare le due estremità, inciderlo per la sua lunghezza e farlo rotolare sulla sua buccia.

I frutti contengono fibre che aiutano a dimagrire e flavonoidi utili a rinforzare la memoria.
Inoltre, sono un vero e proprio magazzino di sostanze nutritive: potassio, magnesio, calcio, fosforo, vitamine A e C.

La polpa ha effetti benefici sulle scottature.

I Fichi d’India possono essere conservati in frigorifero addirittura per 2 mesi dopo la raccolta.
Ma i nostri agricoltori consigliano di non farli maturare troppo e di consumarli entro 15/20 giorni: in questo modo, non perderanno il loro gusto originale.