La storia dell’Azienda Mirabella, situata a Burgio in provincia di Agrigento, inizia negli anni ‘50, quando Giorgio, nonno dell’attuale responsabile dell’azienda, spinto dal desiderio di rinascita del dopoguerra e dalla sua passione per l’universo agricolo, decide di dedicarsi con vitalità alla coltivazione, concentrandosi in particolare sulla frutta. Con il passare degli anni, grazie all’impegno e alla tenacia di Giorgio, l’azienda cresce, consentendogli di fare dell’agricoltura Bio il proprio lavoro. Nel frattempo il nipote Giorgio, che ha ereditato non solo il nome del nonno ma anche la sua passione, diventa agronomo e IAP e decide di non trasferirsi al nord ma di restare nella terra in cui è cresciuto: prende in mano i terreni di famiglia e oggi è lui a prendersi cura dell’azienda, proprio come suo padre e suo nonno hanno fatto prima di lui. 

La storia di Giorgio è una storia di generazioni legate dalla stessa passione e interesse nei confronti dell’ambiente che ci circonda: la terra rappresenta per lui una grande fonte di ricchezza, che tutela grazie alla sua azienda e alle coltivazioni biologiche. È convinto di restare per sempre in regime biologico perché in questi anni si è reso conto di quanto sia aumentata la salute della sua famiglia, del suo terreno e degli operai che ci lavorano.

Nei terreni dell’entroterra siciliano l’azienda di Giorgio ospita un agrumeto, con le varietà Vaniglia Apireno e Washington Navel, e un bellissimo uliveto dalla tipica varietà siciliana: la Biancolilla.

Ciao Giorgio, ti va di raccontarci come mai hai deciso di intraprendere questo percorso?

“Ho deciso di intraprendere questo percorso perché già da qualche anno maturavo la scelta di adottare i miei alberi, con Biorfarm tutto è diventato più semplice, in pratica ho visto nella vostra piattaforma la mia idea. L’idea era quella di accorciare le distanze tra agricoltore ed utente finale, sia in termini di distanza, in quanto con i nostri aggiornamenti cerchiamo di rendere il cliente il più possibile partecipe della vita di campagna, sia in termini merceologici, garantendo un servizio di raccolta e spedizione molto celere, favorendo la qualità e la freschezza dei prodotti. Inoltre lavorare in campagna e condividere il nostro lavoro con gli utenti Biorfarm diventa molto più leggero ed appagante: il fatto di guardare le piante e dargli un nome è molto stimolante, ti invoglia a fare di più e soprattutto a farlo bene.”

Biorfarm è nota perché gli agricoltori hanno la possibilità di condividere quello che fanno, cosa ti piacerebbe condividere con i tuoi biorfarmers?

Una cosa importante che amo condividere è l’importanza del biologico, con questo metodo di coltivazione si cerca di mantenere l’agroecosistema in equilibrio e nel modo più naturale possibile, apportando infiniti benefici nella vita di tutti i giorni, in quanto limitando i trattamenti e gli input possiamo solo far del bene a noi stessi, all’ambiente ed ai nostri utenti.”

Cosa ti ha colpito di noi e cosa pensi di portare di unico nella nostra famiglia?

“Mi ha colpito la struttura organizzativa, molto attenta ai dettagli e soprattutto formata da giovani. Mi ha colpito inoltra la continua voglia di far crescere la famiglia di agricoltori e l’innovazione.

La mia azienda è ubicata in una zona della Sicilia vocata per la produzione di arance, specialmente per le due varietà proposte, Washington navel e Vaniglia apireno, questo fa sì che i frutti ottenuti acquisiscano caratteristiche sia nutrizionali che nutraceutiche che li rendono unici.”

Tre aggettivi per descrivere la tua azienda agricola?

“Mi limito ad un solo aggettivo “ospitale” e con ciò vi invito a venirci a fare visita in azienda in modo da poterci aiutare ad inserire gli altri due che mancano.”

Ricetta preferita con i vostri prodotti? 

Bucce di Arancia candite
300 gr di bucce di arancia, tagliate a listarelle, pesate dopo l’ammollo e sgocciolate; 300 gr di zucchero semolato;
300 gr di acqua.

Mettere in ammollo le bucce in acqua fredda precedentemente tagliate a listarelle di circa 1 cm per almeno 6/7 giorni; cambiando l’acqua almeno tre volte al giorno.
Passati 6/7 giorni scolare le bucce senza però asciugarle e pesarle.
Pesare 300 gr di scorze e cuocerle in una casseruola con lo zucchero e l’acqua a fuoco medio/basso.
Lasciare che lo sciroppo si asciughi e che le bucce diventino dorate mescolando continuamente con un cucchiaio di legno.
Continuare la cottura ancora per qualche minuto  facendo attenzione a non bruciare le bucce e poi trasferirle su carta forno. Se si vuole ancora tiepide le bucce si possono immergere nello zucchero a velo una ad una per poi trasferirle in un barattolo di vetro a chiusura ermetica.

Note:
– Si conservano in un barattolo per 2/3 settimane.
– Utilizzare delle arance con buccia spessa e molto importante biologiche.
– Si possono anche congelare per utilizzarle nei dolci.
– Fare molta attenzione, quando lo sciroppo si asciuga le scorze tendono subito a bruciare, quindi è importante mescolare e se necessario abbassare la fiamma del fornello.

Quanto è importante il rapporto diretto tra agricoltore e cliente?

Il rapporto diretto con gli utenti è la nostra linfa vitale, l’intenzione è quella di rendere partecipi tutti i nostri utenti della vita di campagna, farci accompagnare in tutte le fasi della produzione e per qualche istante farli sognare proprio seduti sotto la loro pianta.

Lo scopo di questo rapporto secondo me va al di là del prodotto che arriverà sulle tavole degli utenti, l’importanza di tutto questo sta nel fatto di dare la possibilità a tutti di conoscere i processi produttivi che avvengono in azienda e far sì che il prodotto finale sia apprezzato e valorizzato da chi lo consuma.”