Anche se negli ultimi anni è sempre in maggiore crescita il numero di donne occupate nel settore agricolo, i dati aggiornati al 2021 dichiarano che solo il 29% delle aziende agricole sono gestite da donne. La Legge di bilancio 2022 ha recentemente destinato ulteriori risorse finanziarie al progetto “ISMEA più impresa” che mira a favorire lo sviluppo imprenditoriale per le giovani generazioni e per le donne senza limiti di età: un’azione importante per il settore agricolo, che mira a favorire e supportare anche l’imprenditoria femminile. 

Noi di Biorfarm crediamo che sia fondamentale valorizzare ogni giorno il lavoro delle agricoltrici che si dedicano con passione alla coltivazione e alla produzione agricola. All’interno della famiglia di Biorfarm sono molte le donne che non solo si prendono cura delle loro terre ma sono anche le titolari delle aziende agricole biologiche sparse sul nostro territorio: per questo, in occasione della giornata internazionale della donna dell’8 Marzo, abbiamo deciso di raccontarvi la storia di alcune di loro e condividere insieme a voi le riflessioni che riguardano da vicino sia il mestiere agricolo sia le difficoltà che spesso riscontrano in un ambiente di lavoro prevalentemente maschile. 

Festa della donna: agricoltura al femminile, sostenibilità e innovazione

Elena Cassisi ha 25 anni ed è nata e cresciuta in Sicilia, nell’area di Mazzarrone in provincia di Catania. Dopo un periodo trascorso in Olanda e in Inghilterra, dove si è specializzata in Antropologia del Cibo, torna in Sicilia nel 2019 e dopo un anno di lavoro presso l’azienda agricola dei genitori decide di avviare un suo percorso personale fondando l’Azienda Agricola Amardia, un nome che in dialetto siciliano significa “erba infestante”. Il nome che ha scelto Elena fa riferimento “all’erba spontanea che non ha vita in queste zone, dove i terreni vengono arati pesantemente”, ci racconta Elena: “dopo aver frequentato diversi corsi di agricoltura rigenerativa ho deciso di intraprendere ciò che avevo imparato. Adesso ammendo i miei vigneti di uva da tavola con il mio compost e cerco di aumentare la materia organica tra i filari con piante di supporto alla coltura da reddito, tutto in vista di aggiungere biodiversità e rendere più fertile il nostro suolo. Mi piacerebbe che l’agricoltura tornasse ad essere a misura d’uomo, e non seguisse “logiche” di mercato che producono continuando a distruggere.”

Il ruolo delle donne in agricoltura: una risorsa fondamentale

Antonella Dell’Orto, insieme alla famiglia, gestisce l’Azienda Agricola Famiglia Dell’Orto, situata nella Piana del Sele in provincia di Salerno. Con l’aiuto delle sorelle Antonella sin da subito ha cercato di puntare molto alla diversificazione delle attività aziendali, occupandosi non solo di coltivazione e produzione agricola ma anche di laboratori didattici dedicati ai bambini delle scuole. In vista della festa della donna, parlando del ruolo femminile all’interno del settore agricolo, Antonella ci ha raccontato le diverse difficoltà riscontrate nel corso degli anni: “quando si entra in settori lavorativi prevalentemente maschili, come quello agricolo, è sempre un po’ faticoso far valere le proprie visioni. C’è sempre un atteggiamento di diffidenza da parte del mondo maschile, noi donne dobbiamo faticare il triplo per affermare le nostre scelte e visioni. Credo che oggi, per stare in agricoltura, sia necessario avere un’ampia visione di sviluppo e diversificazione, e le donne sono molto brave in questo.”

Lo stesso afferma Carmen dell’Azienda Agricola Carmen Ferri, che molto spesso quando guida il suo trattore viene vista come “un extraterrestre”: “io guido il trattore e quando giro per le strade che portano ai miei campi chi passa con la macchina mi guarda e ride. Mi osservano come se fossi un’aliena. Capita lo stesso a mia figlia, che segue il lavoro del padre giardiniere: quando la vedono in tuta blu con la motosega in mano sembra tutto strano. Non a caso nel corso di giardinaggio è l’unica donna!” Carmen gestisce un’azienda agricola molto innovativa, situata a Castel Rozzone nel bergamasco, che è prima in Italia nella produzione di bambù, una delle piante che assorbono il massimo di CO2: sua figlia ha scritto un libro di ricette e di utilizzo del bambù a 360 gradi, e questo ha permesso all’azienda di “creare relazioni in tutta italia, conoscendo moltissima gente che si interessa al lavoro che svolgiamo.” 

Agricoltura, donne e nuove generazioni

Angela Arcoria, dell’Azienda Agricola Arcobio, in occasione della festa della donna ci tiene a ricordare quanto sia importante il ruolo della donna all’interno di un’azienda, specialmente per quanto riguarda la capacità di gestione e organizzazione delle attività. Angela ci racconta di “aver vissuto quasi tutta la vita all’interno di un mondo prevalentemente maschile, dalla scuola al lavoro”, per questo motivo quando la guardano in modo strano solo perché lavora nel settore agricolo dice di esserci abituata, e che questo non cambia la sua idea secondo cui “non esiste nessuna differenza di ruoli in un mondo, e che ciò che può fare un uomo può tranquillamente fare una donna”. Angela è molto fiduciosa sulle nuove generazioni, che sembrano essere “più inclini ad accogliere la presenza della donna all’interno del mondo dell’agricoltura e a guardarla senza giudizio, così come sono pronti a supportare le innovazioni in campo agricolo con un atteggiamento più aperto rispetto al passato.”

 

In occasione della festa della donna supporta le attività delle agricoltrici Biorfarm con un regalo sostenibile e originale: regala l’adozione di un albero! Un gesto semplice che ti permetterà di sostenere le realtà agricole biologiche del nostro territorio e di valorizzare il lavoro di tutte le donne.