L’Azienda Agricola Virzì pone le sue radici nel lontano 1899 e porta avanti di generazione in generazione la passione e l’impegno per un tipo di agricoltura etica e sostenibile. Davide, imprenditore agricolo, gestisce l’azienda insieme al padre e allo zio: pur provenendo tutti da esperienze lavorative e di studio diverse, sono tutti uniti dal desiderio di coltivare prodotti genuini e biologici.

L’azienda si snoda sulle colline in provincia di Messina, in Sicilia, alle pendici dell’Etna accanto al fiume Simeto. A 700 metri di altitudine crescono le pere coscia, gustosissime e biologiche, dalla polpa bianca, dolce e granulosa. Una curiosa caratteristica delle pere prodotte dalla famiglia Virzì è che maturano in estate e sono l’ideale per rinfrescarsi in un caldo giorno d’estate. La famiglia di Davide è anche specializzata nella produzione di un olio extravergine di oliva unico nel suo genere, anch’esso biologico e ottenuto da cultivar tipiche del territorio siciliano.

Come mai hai deciso di intraprendere questo percorso e cosa ti ha colpito di più di Biorfarm?

“Abbiamo conosciuto Biorfarm durante Biofach 2020 in Germania, la più importante fiera internazionale del Biologico. Mi è piaciuta molto l’idea alla base di Biorfarm perché si confronta con gli agricoltori in maniera trasparente. Di solito non vengono messe in risalto la storia e le caratteristiche né dell’agricoltore né del prodotto, per questo ho trovato interessante l’approccio di Biorfarm. La cosa che ci ha colpito, conquistandoci, è stato questo ponte diretto tra i produttori bio e i consumatori finali desiderosi di acquistare i migliori prodotti freschi direttamente da chi li produce. Un WIN-WIN insomma!”

Cosa pensi di portare di unico nella nostra famiglia?

“Sicuramente uno dei punti forti della nostra azienda è la diversità all’interno del team: lavoriamo io, mio padre e mio zio con background eterogenei. Mio zio è farmacista, mio padre è stato manager di un’azienda farmaceutica per molti anni, io sono laureato in giurisprudenza e avevo avviato un percorso lavorativo in ambito finanziario che ho poi deciso di lasciare per dedicarmi all’azienda. Credo molto non solo nel settore, su cui ho scommesso il mio futuro, ma anche nella rivoluzione etica che noi giovani produttori possiamo apportare a questo mondo così antico e al tempo stesso strategico per il nostro Paese. Come ho già detto, in famiglia siamo tutte persone di generazioni diverse con esperienze e background differenti, questo ci porta a confrontarci tantissimo prima di qualsiasi decisione. Alla base un valore comune guida tutti noi potrei dire, legato ad una filosofia che mio nonno ci ha sempre trasmesso, ed è il biologico inteso come mangiare sano ma anche come rispetto della natura e dei suoi equilibri. Da percorsi molto diversi alla fine, uno ad uno, siamo tutti tornati alla terra. La nostra è una storia di richiami.”

3 aggettivi per descrivere la vostra azienda?

“Biologica, etica e sostenibile.”

Quanto è importante il rapporto diretto tra agricoltore e cliente?

“Per noi il rapporto con cliente è importantissimo, da una parte perché quando produci con l’obiettivo di fare qualità è proprio il feedback del cliente che ti regala le più grandi soddisfazioni, dall’altra perché se hai la fortuna di vivere in un territorio straordinario ai piedi dell’Etna e all’interno del Parco dei Nebrodi è necessario associare al prodotto il grande patrimonio gastronomico e culturale. Raccontare la nostra storia, i nostri valori e far scoprire le ricchezze del territorio crea un legame fortissimo coi nostri clienti, che talvolta diventano veri e propri amici proprio per il rapporto che negli anni creiamo, ci si affeziona insomma reciprocamente. Siamo una famiglia dopotutto.”

Biorfarm è nota perché gli agricoltori hanno la possibilità di condividere quello che fanno, cosa ti piacerebbe condividere con i tuoi biorfarmers?

“Ci piace comunicare in maniera diretta coi nostri clienti tramite aggiornamenti, sia sulla vita aziendale che sui prodotti. In questo modo si possono conoscere le varie fasi biologiche della pianta e scoprire quanto lavoro c’è dietro quotidianamente. Il nostro obiettivo è avvicinare i clienti a un mondo che per molto tempo è stato sottovalutato, la tradizione silvo-pastorale può insegnare moltissimo, soprattutto ai giovanissimi. Per me è stato decisivo. Per questo offriamo a tutti la possibilità di trascorrere un pomeriggio nella nostra azienda in maniera completamente gratuita.”

Ti piacerebbe condividere una ricetta preferita?

Torta di pere coscia e cioccolato Per 8 persone

Ingredienti:
• 250 g di cioccolato fondente 70%

• 5 pere coscia
• 100 g di zucchero
• 200 g di burro
• 200 g di farina 00

• 10 g di lievito in polvere
• 4 uova
• 1 bicchiere di Moscato (facoltativo)

  • Sbucciamo le pere coscia. Possiamo cuocerle con un po’ di Moscato. Altrimenti basta che le lasciamo appassire in padella con dell’acqua e dello zucchero. Lasciamole intiepidire. Nel frattempo tritiamo il cioccolato fondente e mettiamolo a fondere a bagnomaria (o nel microonde).
  • Aggiungiamo il burro a temperatura ambiente e sciogliamolo dentro; Prendiamo le uova e dividiamo i bianchi dai rossi. Montiamo gli albumi a neve ben ferma. Versiamo lo zucchero sui tuorli e con la stessa frusta montiamo il composto qualche istante finché non sarà chiaro e spumoso.
  • Versiamo a filo il cioccolato fuso sui tuorli montati con lo zucchero. In una ciotola a parte setacciamo la farina e il lievito; unite anche queste polveri al composto mescolando con un cucchiaio di legno. Incorporiamo ora metà degli albumi nell’impasto e mescoliamo energicamente per ammorbidirlo; poi aggiungiamo la restante metà di albumi.
  • L’impasto è pronto: imburriamo e infariniamo una tortiera del diametro di 24 cm. Versiamo un po’ di impasto, poi facciamo uno strato di pere disposte a raggiera e ricopriamo tutto con l’impasto di cioccolato. Con le pere rimaste, decoriamo la superficie!
  • Cuociamo in forno statico preriscaldato a 180°C per circa 45 minuti.