Negli ultimi anni in Europa sono stati avviati diversi studi di ricerca per approfondire e dare una risposta concreta ad un problema troppo spesso ignorato: la lenta scomparsa delle api nel nostro ecosistema.
I dati forniti dagli esperti del settore evidenziano un drastico aumento delle morti in massa di api ogni anno, sia nel periodo invernale che in primavera-estate. Le api a rischio di estinzione rappresentano un grave problema per il nostro pianeta e per tutti i suoi abitanti: gli insetti impollinatori sono infatti fondamentali per il funzionamento degli ecosistemi e sono importanti agenti di biodiversità.
Oggi vorremmo parlarvi non solo del ruolo chiave degli impollinatori per la sostenibilità ambientale e il nostro fabbisogno quotidiano, ma anche delle cause che stanno alla base del fenomeno delle api a rischio.
Perché le api sono fondamentali per il nostro pianeta?
Le api hanno un ruolo centrale all’interno del nostro ecosistema grazie alla loro attività di impollinazione, fondamentale per la biodiversità del nostro pianeta: durante la raccolta del nettare di fiore in fiore, le api favoriscono infatti la fecondazione e la riproduzione delle piante tramite la creazione di nuovi semi.
In pochi sanno che circa il 70% della produzione agricola mondiale dipende dal ruolo chiave delle api, essendo moltissime le tipologie di piante che confidano nell’impollinazione che avviene grazie all’intervento degli insetti impollinatori. La scomparsa delle api mette quindi a rischio il nostro sistema alimentare per quanto riguarda tutti i tipi di colture agrarie legate al processo di impollinazione: cereali, frutta, verdura e i foraggi per gli allevamenti.
La graduale scomparsa delle api nel nostro ambiente potrebbe coincidere in futuro con una difficile reperibilità di prodotti di qualità, sia per quanto riguarda le diverse varietà di miele sia per le varie tipologie di frutta e verdura.
Quali sono i fattori che determinano la graduale scomparsa delle api?
Se siamo arrivati ad una situazione così grave, in cui le api a rischio sono sempre di più e l’ambiente inizia a risentire di questa perdita, la colpa è da attribuire a diversi fattori. Innanzitutto agli effetti del cambiamento climatico, che ha portato ad un cambio repentino delle stagioni, disorientando il lavoro dell’ape durante l’impollinazione. L’aumento delle temperature spinge le api a cambiare il proprio habitat spostandosi continuamente, per trovare un clima più fresco; in più, l’arrivo in anticipo della primavera fa sì che il polline sia a disposizione degli insetti quando questi ultimi non sono preparati a raccoglierlo. Il riscaldamento globale è inoltre responsabile del proliferare di specie invasive, i cosiddetti “parassiti dell’alveare”, che danneggiano gravemente le api.
Un altro fattore problematico per la sopravvivenza degli insetti impollinatori è l’utilizzo di alcuni tipi di pesticidi, che danneggiano particolarmente le api, e le pratiche di agricoltura intensiva, che deteriorano il loro habitat naturale ostacolando il normale processo di impollinazione.
Nel nostro piccolo, ognuno di noi può dare il proprio contributo per cercare di combattere la possibile scomparsa di questi insetti così essenziali per il nostro ecosistema: impegnarci a supportare gli apicoltori locali, i contadini delle piccole aziende, comprare il loro miele, diffondere il senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente e aiutare a rispettarlo!